In molti non ci speravano più. E invece, dopo tre anni di silenzio, torna a fine mese l’undicesima edizione di Learn by movies, la rassegna universitaria – ma aperta alla città – di film in lingua originale. A partire dal 31 marzo e fino al 12 maggio, al cinema Alfieri verranno proiettati sei film del 2013 – uno in lingua spagnola e uno in lingua francese, il resto in inglese; tutti sottotitolati in italiano – con due turni a sera: alle 18 e alle 21. A ingresso gratuito. Un risultato dovuto alla collaborazione tra il presidente del Centro linguistico multimediale d’ateneo Domenico Cusato e il presidente dell’Ersu Alessandro Cappellani.
Nata come idea della facoltà di Lingue e letterature straniere di Catania per apprendere attraverso il cinema, nei suoi dieci anni di programmazione la rassegna era diventata un punto di riferimento per gli appassionati, liberi di vedere una scelta dei film più interessanti dell’anno precedente senza il filtro – e spesso i pasticci – del doppiaggio. Ma i problemi finanziari della stessa facoltà – poi assorbita in quella di Lettere e filosofia – hanno reso sempre più difficile anche la sua realizzazione. Per salvare l’ultima edizione, la numero dieci del 2010, era servita una petizione di quasi duemila studenti e un appello all’allora sindaco Raffaele Stancanelli. Dopo di che, lo schermo dei film in lingua originale era rimasto nero. Fino a oggi.
A inaugurare la nuova edizione del Learn by movie, il 31 marzo, sarà Gravity di Alfonso Cuarón (Usa-Gran Bretagna 2013, lingua inglese con sottotitoli in italiano). Film di fantascienza, è stato il più premiato agli ultimi Oscar con sette statuette per i migliori regia, effetti speciali, fotografia, montaggio, colonna sonora, sonoro e montaggio sonoro. La pellicola racconta la dura lotta per la sopravvivenza nello spazio di Ryan Stone, ingegnere biometrico interpretata da Sandra Bullock, e Matt Kowalsky, la versione astronauta di George Clooney.
Il 7 aprile sarà la volta di No di Pablo Larrain (Cile 2012, titolo italiano No – I giorni dell’arcobaleno, in lingua spagnola con sottotitoli in italiano). In lizza agli Oscar del 2013 come miglior film straniero, la versione italiana è stata distribuita nello stesso anno. Ambientato nel 1988, durante il referendum sulla presidenza del Cile di Augusto Pinochet, la pellicola racconta del giovane pubblicitario René Saavedra – interpretato da Gael García Bernal, il giovane Che Guevara de I diari della motocicletta – alle prese con l’ideazione della campagna di opposizione per spodestare il dittatore.
Il 14 aprile si prosegue con Inside Llewyn Davis di Joel ed Ethan Coen (USA-Francia 2013, titolo italiano: A proposito di Davis, in lingua inglese con sottotitoli in italiano). Il film richiama la vita del musicista folk statunitense Dave Van Ronk, amico di Bob Dylan e tra i principali animatori della scena musicale del Greenwich Village, a New York, negli anni Sessanta. Nel film, la difficile vita del cantante Llewyn Davis – interpretato da Oscar Isaac, attore scelto per due volte da un altro noto regista, Ridley Scott – è accompagnata da una colonna sonora composta per lo più da brani tradizionali americani.
La Vie d’Adèle di Abel Kechiche (Francia 2013, in lingua francese con sottotitoli in italiano) verrà invece proiettato il 28 aprile. Palma d’oro al festival di Cannes nel 2013, il film prende le mosse dal romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh. L’autrice non ha però condiviso la scelta della regia di inserire alcune scene di sesso esplicito tra la giovane Adele – personaggio dell’attrice francese Adèle Exarchopoulos – e la pittrice Emma – interpretata da Léa Seydoux, attrice e testimonial di Prada nel 2011 – sul cui rapporto si basa la storia di crescita personale raccontata dalla pellicola.
Per il penultimo appuntamento, il 5 maggio, in un primo momento era previsto in calendario Philomena di Stephen Frears, sostituito da Dallas buyers club di Jean-Marc Vallée (USA 2013, in lingua inglese con sottotitoli in italiano). La pellicola racconta la vera storia del texano Ron Woodroof e della sua lotta per la cura dell’hiv e dell’aids. Presentato in anteprima al festival di Toronto, ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica, culminato con la nomination a sei premi Oscar e la vittoria di tre (miglior attore protagonista Matthew McConaughey, miglior attore non protagonista Jared Leto e miglior trucco).
La chiusura, il 12 maggio, è affidata a Nebraska di Alexander Payne (Usa 2013, in lingua inglese con sottotitoli in italiano). Con undici nomination tra Oscar e Golden Globe, il film racconta di un viaggio di padre e figlio per la riscossione di un premio in denaro. Ma quel che resta della pellicola, girata in bianco e nero, è in realtà un rapporto filiale ancora in costruzione tra l’anziano Woody Grant – nell’interpretazione di Bruce Dern premiata al festival di Cannes 2013 – e il figlio David – Will Forte, noto al grande pubblico per il varietà statunitense Saturday Night Live.
[Foto di hdaniel]
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