Alzi la mano chi, ai nastri di partenza del campionato, immaginava che Palermo-Sassuolo fosse una sfida tra due delle squadre ‘rivelazione’ del torneo. Un’etichetta ancora parziale ma giustificata se analizziamo le risposte fornite sinora dalle formazioni guidate da Iachini e Di Francesco. I rosanero sono reduci da sei risultati utili consecutivi (tre vittorie e tre pareggi), gli emiliani sono in serie positiva da otto giornate (quattro successi e altrettanti pareggi): i numeri certificano l’ottimo momento di forma delle due compagini che, nel match di domani in programma al ‘Barbera’ alle 18 e valido per la quindicesima giornata, cercheranno ulteriori conferme nel segno della continuità. Un successo le proietterebbe verso la parte sinistra della classifica (il Palermo salirebbe a 21 punti, il Sassuolo a quota 22) e aprirebbe delle prospettive inimmaginabili all’inizio della stagione.
Battendo i neroverdi, avversario assolutamente inedito nella storia rosanero, gli uomini di Iachini darebbero un grande slancio al processo di crescita e, soprattutto, acquisirebbero i requisisti che servono per prenotare un posto al tavolo delle squadre di prima fascia. Il Palermo, insomma, ‘studia’ per diventare grande ma prima deve superare l’esame Sassuolo e non sarà un compito agevole. Al ‘Barbera’, infatti, si presenterà domani una formazione competitiva e con la mente sgombra, un collettivo tecnicamente valido e che, nonostante le assenze degli squalificati Vrsaljko, Peluso e Berardi, non modificherà il proprio stile di gioco.
Il Sassuolo, unica squadra ad avere fermato sinora Juventus e Roma, ha una precisa fisionomia a prescindere dalle individualità e gioca con una mentalità offensiva trasmessa dal tecnico Di Francesco, uno dei più brillanti e promettenti allievi del ‘maestro’ Zeman. Anche domani i neroverdi affronteranno la gara a viso aperto e questo aspetto, paradossalmente, potrebbe agevolare i padroni di casa, spesso micidiali quando trovano ampi spazi e strutturalmente concepiti per fare male soprattutto nelle ripartenze. Motivo per cui, alle dipendenze di Iachini, i rosa rendono un po’ di più in trasferta piuttosto che tra le mura amiche dove, spesso, faticano a scardinare difese blindate.
Non è il caso del match di domani, una sfida che si preannuncia vibrante e ricca di capovolgimenti di fronte anche in virtù delle caratteristiche di una squadra come il Sassuolo che gioca e lascia giocare: «Non la colloco tra le squadre di bassa classifica – ha sottolineato il tecnico rosanero Iachini in conferenza – il Sassuolo oggi è da considerare una grande squadra per quello che ha fatto, per gli investimenti della società e anche per la qualità dell’organico. Se escono Zaza e Berardi, ad esempio, entrano Floccari e Floro Flores. E non vanno trascurati i tre anni di lavoro con Di Francesco. La conoscenza nel calcio rappresenta un valore aggiunto. Da parte nostra servirà attenzione e concentrazione per fare una grande prestazione e cercare di ottenere un risultato positivo contro un avversario di qualità e anche di esperienza».
Iachini, che ha convocato 25 giocatori, con ogni probabilità dovrà fare a meno dall’inizio del capitano Barreto alle prese con i postumi di una botta. Per la sostituzione del capitano, assente per squalifica sabato scorso a Torino, il principale candidato resta il bulgaro Chochev. Dopo avere scontato il turno di stop, in attacco torna Vazquez a supporto di Dybala.
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