Polizia e finanza hanno sequestrato il patrimonio dell’imprenditore agrigentino Giuseppe Burgio, 56 anni, già condannato in primo grado a otto anni per bancarotta fraudolenta a seguito dell’operazione Discount. Il provvedimento emesso dal Tribunale Misure di prevenzione di Agrigento, su proposta del questore, riguarda diversi beni immobili – tra cui un ex centro commerciale – auto, conti correnti e gioielli per un totale di circa nove milioni di euro.
Secondo gli inquirenti, l’imprenditore, molto noto nell’Agrigentino nel settore della distribuzione alimentare è «socialmente pericoloso» perché «indiziato del reato di intestazione fittizia di beni al fine di agevolare il delitto di riciclaggio».
Burgio era stato arrestato nell’ottobre del 2016 con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Avrebbe creato danni ai creditori per circa 50 milioni di euro e distrazioni per 13 milioni. A marzo del 2017 aveva subito un primo sequestro di 16,5 milioni di euro, cioè il patrimonio immobiliare della società Hopaf srl con sede a Porto Empedocle, di cui era amministratore.
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