Una scala abusiva che collega un angolo di paradiso ad alcune case private in cima alla scogliera. Per arrivare a questo tratto di spiaggia in località Pietre cadute, tra Siculiana e Realmonte, in provincia di Agrigento, bisognerebbe fare una lunga passeggiata a piedi. Un tragitto che seleziona i visitatori e assicura l’unicità del sito.
Ma da qualche mese una scala abusiva in legno e ferro arrugginito abbatte i tempi per chi vuole scendere dalla scogliera. «Incredibile, in Sicilia si dice: nenti sacciu e nenti vitti», denuncia l’associazione Mareamico. Il riferimento è agli enti preposti al controllo del territorio e che in questo caso non hanno provveduto.
«La scala è lì da questa estate, adesso è solo più visibile a causa dell’azione del mare, ma la capitaneria, il demanio, la soprintendenza e i sindaci interessati non hanno mosso un dito», attacca Claudio Lombardo, portavoce dell’associazione. «La zona è impervia – conclude – e le scale forse servono a chi ha delle case in cima alla scogliera per raggiungere il mare».
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