In queste ore gli investigatori stanno cercando degli indizi per capire il movente. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro e cercare di dare una soluzione all’omicidio di Franco Mazzè. Il pregiudicato di 46 anni che ieri è stato colpito da diversi colpi di pistola davanti un panificio in via Gino Zappa allo Zen. Oggi pomeriggio verrà eseguita l’autopsia del cadavere. Regolamento di conti? Banale lite? Oppure, pista mafiosa? Le indagini coordinate dal pm Geri Ferrara spaziano a 360 gradi. Intanto la Polizia è alla ricerca dei killer ed ha eseguito numerose perquisizioni all’interno del quartiere San Filippo Neri, fermando una persona al momento, Fabio Cianchiano. Gli inquirenti scavano sul passato di Mazzè. Volto abbastanza conosciuto nel suo quartiere, era già stato fermato nel febbraio di due anni fa, nell’ambito di un inchiesta sul racket che gestiva l’assegnazione delle case popolari allo Zen. Un’accusa che riguardava il sistema di gestione del pizzo negli appartamenti occupati abusivamente. Residenti costretti a pagare per evitare che la propria casa venisse ‘ceduta’ ad altri. Mazzè era stato anche indagato per rapina, evasione, ricettazione e sequestro di persona. Ieri momenti di grande tensione a Villa Sofia. Tantissimi familiari e amici hanno invaso il pronto soccorso. Il cadavere è stato portato nella camera mortuaria. Per evitare incidenti e sedare gli animi è stato inviato un reparto antisommossa della polizia.
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