«Aggredito per un divieto di sosta» Far West nel quartiere Borgo-Sanzio

Stasera ho vissuto una piccola aggressione fisica, significativa del degrado e di come la violenza sia diventata l’unica forma di risoluzione dei conflitti nella nostra città, anche in quartieri apparantemente insospettabili.
In breve racconto la vicenda. Abito da circa un anno in una strada del quartiere Borgo- Sanzio senza uscita. La conformazione dei luoghi fa si che circa 100 famiglie che vivono in varie palazzine lungo la strada sono praticamente prigioniere a causa della radicata abitudine di diversi cittadini di parcheggiare in zona rimozione all’imbocco della strada stessa, trasformando la strada in una strada a senso unico, cioè una trappola con conseguenze facilmente intuibili in caso di calamità di varia natura.

Rientrando a casa mi sono permesso di fare notare ad alcuni cittadini, fermi in sosta con le loro auto in zona rimozione che il loro comportamento incivile rendeva la vita impossibile ai residenti della zona. Alla riposta maleducata di uno di questi signori ho fatto notare che tale comportamento metteva in pericolo la vita anche del proprio figlo in caso di calamità (ho fatto l’esempio dell’incendio difficilmente gestibile in una situazione del genere). Questo signore dopo avermi ampiamente insultato verbalmente, ha organizzato la sua miserabile spedizione punitiva, inseguendomi e aspettandomi sotto casa per darmi una lezione a suoni di calci e pugni. I miei tentativi di dirimere il nostro conflitto in maniera civile sono andati a vuoto e questo signore ha sfogato la sua rabbia su di me perchè a suo dire mi sono permesso di “nominare suo figlio invano, augurandoli di morire in un incendio”. La cosa più triste dopo una sequela di calci, pugni e insulti questo cittadino modello è andato a prendere suo figlio in una nota scuola della zona come se nulla fosse ed è tornato a casa.

Per me poche conseguenze per fortuna, qualche livido ma una grandissima amarezza perché questo singolo episodio che mi è accaduto rappresenta perfettamente il degrado a cui stiamo facendo i calli.

Il signore in questione, che tenterò di identificare per denunciarlo alle forze dell’ordine, si presentava come una persona per bene, ben vestita con un discreto livello d’istruzione, probabilmente anche con un buon reddito.
Insomma la violenza come metodo, la sopraffazione, le piccole vendette quotidiane da far west, la strafottenza delle regole e della legalità sono ormai un fenomeno trasversale alle classi sociali, ai quartieri di una città incivile e profondamente perduta.
Questa non è una città per battaglie civili, forse totalmente irrecuperabile.

 

Un cittadino

[Foto di boegh]

Redazione

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