Mancava solo questa ciliegina sulla torta della crisi economica che sta vivendo l’amministrazione pubblica regionale in Sicilia. Una crisi che lascia a secco università ed enti locali, imprese e servizi, come vi abbiamo raccontato in questo articolo dal titoto ‘Sicilia, una regione col culo per terra”
La ciliegina di cui sopra è la notizia, appena giunta nelle redazioni, della mancanza di risorse per l’espletamento delle procedure elettorali al Comune di Palermo che “non sarebbe in grado di garantire lo svolgimento delle prossime elezioni regionali”. E a quanto pare, non sarebbe un caso unico.
“Lamministrazione comunale ha chiesto che la questione sia messa allordine del giorno della prossima conferenza Regione/Autonomie locali e ha coinvolto lAnci Sicilia, poiché si ritiene che i parametri adottati dalla Regione Siciliana rendano difficoltosa lattività elettorale per moltissimi comuni della Sicilia e, di fatto, impossibile per le grandi città” si legge in una nota di Palazzo delle Aquile
“A causa delle difficili condizioni di bilancio, il Comune di Palermo non dispone delle risorse economiche per far fronte alle procedure elettorali. È paradossale che la Regione scelga di scaricare sulle amministrazioni locali lonere della competizione elettorale per il rinnovo dei suoi organi istituzionali
Il Comune di Palermo- continua la nota – in unottica di contenimento della spesa, ha previsto la riduzione di un terzo del personale e labbattimento del 50% dei costi per lo straordinario elettorale rispetto alle elezioni amministrative di pochi mesi fa. Malgrado ciò il divario tra le esigenze della città di Palermo e lo stanziamento della Regione Siciliana per lo straordinario elettorale (quest’ultimo, al momento limitato a circa 200 mila euro) si aggira intorno ai 600 mila euro.
È la prima volta che le elezioni regionali non si svolgono nellarco dello stesso periodo elettorale delle elezioni politiche; addirittura in occasione delle elezioni del 2008 le due competizioni elettorali hanno avuto luogo nello stesso giorno, pertanto la previsione di spesa della Regione non può essere identica a quella degli altri anni visto che non ci sarà alcun onere a carico dello Stato e tutta lorganizzazione elettorale graverebbe sugli Enti Locali.
In attesa di un riscontro da parte della Regione Siciliana il Comune di Palermo non può procedere allespletamento delle attività propedeutiche alle operazioni elettorali“.
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