Sono trionfanti i toni usati dai responsabili della Sac, Società aeroporto Catania, per descrivere landamento dei lavori di rifacimento della pista dellaerostazione catanese e il piano Sigonella che prevede il decollo e latterraggio nella base militare americana, mentre nello scalo di Fontanarossa rimangono le operazioni di controllo passeggeri e bagagli. Secondo i dati – aggiornati alla scorsa domenica – diffusi dalla Sac, sono 104.529 i passeggeri in arrivo e in partenza da Fontanarossa-Sigonella con un transito giornaliero medio di oltre sette mila persone. Dopo quindici giorni il bilancio è quindi positivo per la società di gestione catanese. Eppure ci sono stati e continuano ed esserci diversi disagi per i passeggeri, come lamentano anche le associazioni dei consumatori Codacons e Adoc.
Certo, la situazione è migliorata rispetto ai primi giorni, ma i problemi restano. Tra i passeggeri, specialmente tra i viaggiatori abituali, cè però chi promuove il piano nonostante tutto e chi no.
Il professore alluniversità di Catania, Davide Bennato, ad esempio, è un habitué dei voli del giovedì e della domenica, ma non manca di viaggiare anche in altri giorni: «Le cose sono migliorate rispetto ai primi giorni anche se ancora c’è qualche disagio. Il più eclatante mi è capitato lunedì racconta il mio volo è partito alle 23 e 45 invece che alle 21 e 20 e il ritardo non è stato segnalato». Anche i collegamenti con i pullman da e per Sigonella secondo Bennato sarebbero ormai sincronizzati e «la comunicazione verso gli utenti non è male. La Sac sta facendo la sua parte, anche se il passeggero medio si trova sempre un po frastornato da questi passaggi da affrontare», dice ancora il docente.
Ma non tutti sono della stessa opinione e se Bennato tutto sommato promuove la gestione delloperazione Sigonella, Licia, una nostra lettrice, non lo fa.
«Sarò perseguitata dalla sfortuna, non lo so, ma da quando hanno chiuso la pista di Fontanarossa ho affrontato tantissimi problemi», afferma la nostra lettrice pendolare tra Catania e Milano. Per lei sono già troppe le tre ore di anticipo rispetto allorario del volo fissato per le operazioni di controllo e arrivo a Sigonella da Fontanarossa. I ritardi, poi «sono continui e mai segnalati, così come le attese sui pullman che capitano soprattutto il pomeriggio», afferma Licia. «Siamo rimasti bloccati dentro in attesa fino a 40 minuti», aggiunge. Tra i disguidi segnalati da Licia, inoltre, lo spostamento di alcuni voli prenotati tempo fa e la mancanza di personale Sac. «Mi hanno spostato almeno tre voli di otto o nove ore rispetto al previsto facendomi saltare tutti i piani», conclude.
I lavori di ripristino costano circa 20 milioni di euro e riguardano principalmente la riqualificazione della pista di volo sia dal punto di vista strutturale che funzionale, usurata da 50 anni di attività. Secondo le promesse dovrebbero finire il cinque dicembre e lo scalo riaprire il sei. Altri quindici giorni di pazienza per i passeggeri di Fontanarossa e il piano Sigonella sarà concluso.
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