«Quella di stasera è una tragedia. In 46 anni di servizio in questa chiesa non avevo mai fatto una celebrazione come questa», sono le parole con cui padre Giuseppe Calambrogio apre l’omelia di oggi pomeriggio per il funerale unico delle quattro vittime del terribile incidente di domenica mattina. Una funzione molto affollata, con un migliaio di partecipanti, molti dei quali in lacrime, a riempire la chiesa Madre di Adrano e lo spazio esterno. A fare da cornice il grande dolore di familiari e amici di Salvatore Moschitta, 20 anni, Erika Germanà Bozza, 15 anni, Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, e Manuel Petronio, 17 anni.
«Che bello vedere parenti e amici così numerosi, significa che ci vogliamo bene – prosegue il parroco durante l’omelia – Ma se questo dovesse durare solo qualche giorno o settimana sarebbe triste. Un poeta dice che la rosa ha vissuto lo spazio di un mattino. Non è così. Noi vivremo per l’eternità». Davanti all’altare, una accanto all’altra, le bare delle quattro vittime. A ricordarle ci sono tante magliette bianche con i loro nomi, ma anche palloncini e striscioni. Uno di questi, con la scritta «nessuno muore nel cuore di chi resta», è dedicato ai due fidanzati Erika e Salvatore. Ed è proprio la mamma della 15enne a prendere la parola per leggere un messaggio: «Ti voglio dire che mi mancherai tantissimo. Devo darmi tantissima forza perché devo sostenere tua sorella, ieri mi ha detto che gli sei apparsa in sogno e le hai parlato. Salvo – dice riferendosi al fidanzato – tu eri il figlio maschio che non ho mai avuto».
I quattro hanno perso la vita domenica mattina lungo la strada statale 121. L’unico superstite è il guidatore della Seat Leon, il 40enne Giuseppe Cusimano. L’uomo, che al momento si trova ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Cannizzaro, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Nello schianto Cusimano ha perso la fidanzata, la 28enne Diolosà Farinato.
Sono ancora diversi gli aspetti da chiarire che ruotano attorno all’incidente. A partire dalla velocità con cui viaggiava la macchina diretta ad Adrano dopo la notte che i giovani avevano trascorso in discoteca. Il mezzo è stato letteralmente spezzata in due dopo lo schianto con una cuspide, posta in prossimità della diramazione per la frazione di Piano Tavola. Il guidatore, secondo procedura, è stato sottoposto anche all’alcol test ma, almeno per il momento, non si conoscono i risultati.
Intanto lunedì prossimo, per fare il punto sulle misure di sicurezza stradale nell’arteria che collega Misterbianco a Paternò, il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato una riunione sulle iniziative, anche di vigilanza e controllo, per incrementare la sicurezza. Parteciperanno l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, i responsabili delle forze dell’ordine, i comandanti delle polizie locali dei Comuni che ricadono lungo le statali 121 e 284.
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