Una lotteria per aiutare Laura Salafia a tornare a casa. Si chiama «Pasqua 2012: regaliamo una sorpresa», ed è la nuova iniziativa di solidarità lanciata da AddioPizzo, che quest’anno ha deciso di devolvere gran parte del ricavato dell’acquisto dei biglietti del tradizionale sorteggio pasquale alla studentessa di Sortino ferita da una pallottola vagante il primo luglio del 2010, in piazza Dante a Catania. Un piccolo gesto con un obiettivo nobile: contribuire alle spese necessarie ad adattare l’abitazione di Laura alle sue nuove condizioni fisiche e permetterle di proseguire le cure cui è sottoposta all’ospedale Cannizzaro tra le mura domestiche, senza «orari di visita, ma con tutto lo spazio e il tempo per l’affetto e la tranquillità che le servono più di qualunque altra cosa per andare avanti», scrivono sulla loro pagina Facebook.
Basta acquistare un biglietto di soli due euro per partecipare alla lotteria di solidarietà, appoggiata, per l’edizione 2012, anche da un testimonial di eccezione: l’attore catanese Leo Gullotta che, con un video promozionale, esprime vicinanza a Laura e sostiene la causa della onlus che da anni si oppone concretamente al fenomeno del racket. Una «nota di accompagno», la definisce il comico del Fortino, per far parte delle persone che vogliono aiutare la studentessa.«Laura è una ragazza straordinaria – dice Gullotta nella clip -, con grandissimo coraggio e voglia di vita».
«Ci è sembrato un atto dovuto», spiega Totò Grosso, presidente di AddioPizzo Catania. «L’anno scorso i fondi raccolti sono serviti ad aiutare una famiglia indigente, quest’anno abbiamo deciso di devolvere la maggior parte dei proventi per aiutare Laura». I ragazzi dell’associazione antimafia hanno incontrato la studentessa la scorsa domenica. «E’ stato un incontro molto toccante», racconta Adriana Belfiore, tra i membri dell’associazione presenti domenica mattina. «Noi eravamo un po’ titubanti, non volevamo farla stancare, ma lei ci ha accolti con un sorriso. Le offerte di solidarietà sono per lei motivo di coraggio per superare le difficoltà quotidiane. Standole vicino si viene a contatto con una grande dimostrazione di forza», racconta la ragazza.
I volontari di AddioPizzo hanno lasciato Laura con un arrivederci e una promessa: la nomina a socia onoraria dell’associazione. «Ne è stata contentissima», ricorda Adriana, che ne approfitta per rammentare la dedizione con con cui il suo ragazzo, Antonio Guarino, le sta sempre accanto e l’affetto da cui è circondata in famiglia e tra il personale medico dell’unità spinale dell’ospedale Cannizzaro, in cui è attualmente ricoverata. «Il nostro obiettivo è ri raccogliere quanto più denaro possibile per aiutarla a tornare in una casa senza barriere architettoniche», conclude speranzosa.
Oltre a sostenere Laura Salafia, i proventi della la lotteria di Pasqua targata AddioPizzo serviranno anche per i nuovi progetti dell’associazione, come «la gestione della sede, il bene confiscato di via Grasso Finocchiaro 112,, inaugurato a gennaio – anticipa il presidente Grosso -, e alla realizzazione di un nuovo murale come quello realizzato in onore del giudice Falcone, la moglie e la scorta morti a Capaci nel ’92».
Per acquistare i biglietti basta scrivere a comitato@addiopizzocatania.org oppure telefonare al 329.9203410 e a chi ne comprerà più di 5, i ticket saranno recapitati direttamente a casa. Per chi invece volesse ricorrere all’acquisto fai da te, può recarsi presso il tabaccaio che si trova di fronte alla facoltà Scienze Politiche, in via Vittorio Emanuele, oppure al bar Museo cafè, via Etnea 12, zona p.zza Duomo, nei pressi di Porta Uzeda.
In palio, come si dice, ricchi premi, tra cui un televisore LCD, un computer portatile, una videocamera e una console. L’estrazione avverrà il 23 aprile alle ore 22, nella sede di AddioPizzo, in via Mandrà 8. Per i dettagli sulla lotteria o per sostenere le iniziative di AddioPizzo, potete consultare il sito internet o la pagina facebook del comitato. Perché, come suggerisce il testimonial Leo Gullotta, «bisogna partecipare alla ricostruzione di un territorio dove per anni molti durmerunu. Io nasciu al Fortino, e la prima cosa che mio padre mi insegnò da nicu nicu è stato il concetto di dignità. Il pizzo, pagarlo, non è bello. Pensateci».
[Foto di AddioPizzo su Facebook]
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