Acireale, si stacca un masso dalla Timpa Esperti: «No a messa in sicurezza invasiva»

Un masso di grosse dimensioni si è staccato oggi dal costone della Timpa di Acireale, ricadendo nella sottostante via Tocco. L’episodio è accaduto a poca distanza della Fortezza del Tocco, a ridosso del percorso pedonale denominato Chiazzette, che collega il centro di Acireale alla frazione marinara di Santa Maria la Scala.

A darne notizia è stato il Comune acese con un comunicato: «Il sindaco e il caposettore della locale Protezione civile comunicano che si è verificato il crollo di un masso dal costone della Timpa nei pressi della Fortezza del Tocco – si legge nella nota – Il distaccamento della grossa pietra, ricaduta su via Tocco, secondo il capo settore della locale Protezione Civile, Giuseppe Torrisi, sembrerebbe un fenomeno isolato. L’azienda regionale Foreste demaniali, il Genio civile e la Protezione civile di Acireale stanno valutando le modalità d’intervento più opportune».

Tra i primi a commentare l’accaduto Legambiente. Secondo l’associazione, la caduta, avvenuta non molto lontano dal luogo in cui la scorsa settimana si è svolta la manifestazione culturale Timpaviva, va interpretata con attenzione ma prudenza, evitando interventi di messa insicurezza eccessivamente invasivi: «È fuor di dubbio che trattandosi di un luogo insistente nei pressi di una zona frequentata dai cittadini ogni specifico caso di pericolo va ridotto con gli interventi del caso – dichiara Roberto De Pietro a MeridioNews -. Tuttavia l’auspicio è che non si opti per operazioni generalizzate che non farebbero altro che minare l’ecosistema di una riserva protetta, che già in passato ha subito interventi dannosi».

Per De Pietro, la caduta di un masso dal costone della Timpa è un evento che potrebbe far parte della normale casualità: «La Timpa è soggetta per sua natura a periodici distaccamenti – continua l’esponente di Legambiente -. Questo non significa sottovalutare eventuali pericoli, ma bisogna ricordare che l’erosione fa parte della natura delle cose». Dello stesso avviso, il vulcanologo Carmelo Ferlito: «Non bisogna fare allarmismo, sono fenomeni che ci sono sempre stati. Le messe in sicurezza generalizzate possono causare soltanto danni».

Simone Olivelli

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