C’è più di un pezzo di Sicilia nella tragedia di Satriano, località calabrese in provincia di Catanzaro, dove è morta la 20enne Simona Cavallaro. La giovane, che si trovava con un amico in una zona boschiva adibita ad area pic-nic, è stata aggredita da un branco di cani e uccisa. Il giovane si è salvato fuggendo vicino a un capanno.
E mentre la procura di Catanzaro ha iscritto nel registro degli indagati un pastore 44enne, perché presunto padrone dei cani, alcuni dei quali ancora da rintracciare e usati per il controllo di un gregge di pecore, ad Acireale il Comune ha pubblicato una nota di lutto. I genitori della ragazza, infatti, sono entrambi originari della città dei cento campanili. «Il sindaco Stefano Alì, la giunta, il presidente del Consiglio comunale Fabio Fontanesca e i consiglieri esprimono sentimenti di cordoglio ai familiari della giovane Simona Cavallaro, scomparsa tragicamente in Calabria, e sono particolarmente vicini ai genitori, entrambi di origini acesi», si legge nel testo.
A ricordare la ragazza è stato anche la parrocchia di Santa Maria la Scala, frazione marinara di cui è originaria la mamma della vittima. «Ci stringiamo al dolore della famiglia Cavallaro-Pennisi, genitori della giovane Simona, in modo speciale alla famiglia Pennisi della nostra comunità, i nonni e gli zii», si legge nella pagina Facebook della parrocchia.
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