Aci Catena, a processo maestra dei maltrattamenti Rinviata a giudizio a un anno dai video dei soprusi

Dovrà presentarsi in tribunale il prossimo 12 giugno per rispondere davanti al giudice dei presunti maltrattamenti sui bambini nella scuola in cui insegnava, ad Aci Catena. La 60enne O. L. R. è stata rinviata a giudizio a poco meno di un anno dalla sospensione della sua attività di maestra, dopo che i carabinieri – piazzando delle telecamere in classe – avevano ripreso soprusi e insulti. A fare partire tutto, la denuncia dei genitori di un bambino, che si erano accorti che il figlio non andava volentieri a scuola. Da quel momento, prima l’indagine, poi il provvedimento disciplinare e le accuse della procura.

I carabinieri di Acireale, su delega dei magistrati, avevano ricostruito un quadro di vessazioni e lesioni volontarie. Nelle scene registrate dagli investigatori, la docente spintona i bambini, spinge la loro testa contro i quaderni e, in qualche caso, li schiaffeggia, aggiungendo epiteti come «testa di scecco», vale a dire «testa d’asino». I fatti vengono resi noti il 23 maggio e il giorno dopo, a questa testata, Rosaria Basile, autrice della denuncia, aveva raccontato: «Quando le chiedevo spiegazioni per tutto quello che mio figlio mi raccontava a casa, lei rispondeva che mi avrebbe denunciato. Voleva spaventarmi. E anche ai bambini diceva di non dire nulla a casa, perché poi altrimenti sarebbero state inflitte punizioni pesanti».

La donna nella notte del 30 maggio è stata destinataria di un’intimidazione: intorno all’una vengono esplosi tre colpi d’arma da fuoco sulla porta-finestra della sua casa. Anche su questa vicenda, però, i genitori dei bimbi allievi della vittima erano stati compatti: «Anche in questo caso, speriamo sia fatta giustizia», avevano dichiarato a MeridioNews.

Redazione

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