Il nuovo Palermo e Andrea Accardi viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda. Gli orizzonti del sodalizio affidato al duo Mirri-Di Piazza coincidono con le nuove prospettive del difensore palermitano classe ’95 che, da semplice comparsa, adesso avrà l’opportunità di ritagliarsi una grossa fetta di visibilità e diventare un punto fermo dello scacchiere rosanero: «Io voglio giocare tutte le partite e farò il possibile per vincerle tutte – ha ammesso Accardi, uno dei superstiti del vecchio Palermo, dal ritiro di Petralia Sottana – non so se ci riuscirò ma l’obiettivo è quello. Il mio ruolo? Sono a completa disposizione e se ci fosse bisogno giocherei anche in porta». Sarà ovviamente Pergolizzi a decidere in che modo inquadrarlo nel reparto arretrato: «L’approccio è stato molto positivo, il mister ci sta insegnando tante cose e noi dobbiamo apprenderle nel più breve tempo possibile. E’ un allenatore molto preparato e un ottimo professionista».
Accardi ha coronato il sogno di indossare la maglia della squadra della sua città (l’esordio, da subentrato, è datato 6 agosto 2017 nella gara di Coppa Italia contro la Virtus Francavilla), è un tifoso rosanero doc e, di conseguenza, nel momento in cui ha preso una decisione sul piano professionale non si è lasciato condizionare dalla categoria: «Ho scelto Palermo perché sono sempre stato innamorato di questi colori e di questa maglia. Se mi fossi trovato in un’altra squadra avrei fatto una scelta diversa. Ammetto che ho ricevuto delle offerte ma io amo il Palermo e ho dato spazio al cuore e ai miei sentimenti. Da dove ripartire? Dall’entusiasmo, e a questo proposito devo dire che al primo allenamento c’è stato un tifo da serie A, e dal lavoro di ogni giorno». E sarà proprio il lavoro quotidiano la base sulla quale costruire qualcosa di importante: «Il gruppo è serio e lavora e questo è un aspetto molto importante perché da qui si creano le vittorie. Ci sono tanti ragazzi bravi, interessanti e vogliosi di dare un contributo alla causa Palermo. Ho sentito che c’è tanto entusiasmo e ne vado orgoglioso. Lo stadio potrà riempirsi attraverso le nostre vittorie e, contestualmente, anche i tifosi possono darci una grande mano». Parola di capitano? «Il mister ha fatto un ottimo discorso e condivido in pieno il concetto secondo cui dobbiamo essere tutti capitani. Io, peraltro, non sono rimasto perché avevo l’idea di fare il capitano ma solo perché ho l’obiettivo di riportare il Palermo dove merita».
Al ritmo di due sedute giornaliere, intanto, prosegue la preparazione sul campo dell’impianto di Petralia Sottana, teatro sabato 17 (fischio di inizio alle 17,30) del test contro la Supergiovane Castelbuono, prima uscita stagionale e primo appuntamento di un carnet di amichevoli che sarà impreziosito in città il 26 agosto da una sfida con le vecchie glorie rosanero. Ieri sera, nel frattempo, si sono aggregati due volti nuovi: mentre Santana lasciava il ritiro per la nascita della figlia Emily, raggiungevano il comune madonita Juan Mauri, trentenne centrocampista argentino e fratello di José, ex mezzala di Parma e Milan, e l’esterno offensivo classe 2001 Andrea Ferrante che al momento resterà in prova. Nonostante la fumata nera riconducibile ad alcune operazioni (in questi giorni sono sfumati, per motivi diversi, il centrocampista Agnelli e gli attaccanti Caracciolo e Sansone il cui accostamento al Palermo è stato al centro di una polemica a distanza tra il suo agente e l’ad Sagramola), gli operatori rosanero continuano ad andare dritti per la propria strada e a sondare il terreno alla ricerca degli elementi funzionali alle esigenze tecnico-tattiche di Pergolizzi.
Oggi, inoltre, è partita la campagna abbonamenti inaugurata al San Lorenzo Mercato da un vero e proprio bagno di folla. Oltre 300, questa mattina, le persone in possesso del ‘numerino’ necessario per mettersi in coda ed esercitare il diritto di prelazione sul posto occupato nella passata stagione. Tra i tifosi comuni (i primi abbonamenti, in generale, sono stati per il presidente Dario Mirri in Gradinata Inferiore e per l’attore Salvo Ficarra in Tribuna Sostenitori) il primo ad abbonarsi è stato in Tribuna Centrale il 72enne Benedetto Savona, di Monreale: «E’ una soddisfazione enorme, sono invalido ma ci tengo a precisare che pur essendo invalido io pago e ho sempre pagato. Sono abbonato da 40 anni. Il Palermo targato Hera Hora? Ci voleva, spero adesso che lo stadio possa riempirsi di nuovo».
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