Tre ditte diverse per i tre appalti che l’Anas ha bandito per superare l’emergenza dovuta alla chiusura dell’autostrada Palermo-Catania dopo la frana che ad aprile ha colpito il viadotto Himera. Sono tre gli interventi che dovranno essere effettuati: la demolizione dei piloni del ponte, dal numero 16 al 22, che è stata aggiudicata dalla Mazzei Salvatore srl di Crotone; la messa in sicurezza della strada provinciale 24, che verrà effettuata dalla ditta di Caltanissetta Truscelli Salvatore srl, e la realizzazione di una rampa di accesso all’autostrada, andata alla società catanese Gecob.
La messa in sicurezza della sp 24 interessa in particolare il tratto dallo svincolo di Scillato fino al viadotto lungo un percorso di circa 1800 metri. Questo intervento e la rampa per risalire sulla A19 renderanno possibile la costruzione della bretella, che sarà l’alternativa per gli automobilisti per qualche mese, in attesa della riapertura dell’autostrada. I lavori, secondo quanto annunciato oggi dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, inizieranno lunedì e dureranno 90 giorni. Tuttavia la fine è prevista solo a dicembre. Secondo quanto si legge nel cronoprogramma redatto da Marco Guardabassi, commissario nominato dal governo, i lavori per la rampa potranno iniziare solo 20 giorni dopo l’avvio della demolizione dei piloni. I due interventi, cioè, non possono sovrapporsi nella fase iniziale. Ecco perché, condizioni meteo permettendo, la bretella dovrebbe aprire l’ultimo mese del 2015.
La costruzione della rampa spetterà alla Gecob che ha vinto l’appalto con un ribasso 38,5828 per cento su una base d’asta di 3 milioni 830 mila 216 euro. La messa in sicurezza della strada provinciale è stata aggiudicata alla Truscelli Salvatore srl con un ribasso del 19,878 per cento su una base d’asta di 1 milione 899 mila 573 euro. Infine alla demolizione dei piloni lavorerà la Mazzei Salvatore srl, la cui offerta è stata preferita all’unica altra arrivata, grazie a un ribasso del 15,118 per cento su una base d’asta di 2 milioni 112mila 904,96 euro. Solo dopo l’abbattimento della carreggiata colpita dalla frana si potrà valutare se tenere in piedi l’altra, quella in direzione Palermo, su cui poggia al momento metà ponte. Le analisi per valutare la staticità saranno lunghe: l’intera operazione – demolizione e studio – durerà circa nove mesi.
«Se si è riusciti a centrare un obiettivo così importante in tempi così brevi – ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – è senz’altro grazie al lavoro, svolto in perfetta sinergia, con il ministro Delrio, con il commissario delegato Guardabassi, e con i responsabili e tecnici della Regione Sicilia».
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