L’assessore restituisce più di 30mila euro al Comune. Succede ad Aci Sant’Antonio, dove Sebastiano Raneri, vicesindaco e assessore all’Ecologia ai Lavori pubblici della città etnea, ha versato tramite bonifico bancario la somma di trentamilaseicento euro. Tutto per via dell’accumulo delle indennità che Raneri ha percepito da quando presta servizio nella giunta guidata dal sindaco Santo Caruso: soldi che adesso ha volontariamente rispedito all’ente. Raneri, contestualmente al ruolo di amministratore, ha esercitato la professione di medico all’ospedale di Acireale, senza mettersi in aspettativa. Questo obbligava l’assessore a vedere dimezzata la propria indennità secondo gli obblighi di legge. Ma Raneri, al contrario, avrebbe sempre percepito l’emolumento mensile per intero, bypassando la normativa regionale per cui «l’indennità di funzione dei componenti della giunta è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto aspettativa».
Il caso è saltato fuori dopo una richiesta di accesso agli atti del Movimento 5 stelle risalente al 30 maggio. Gli attivisti hanno riscontrato le anomalie sull’emolumento una volta appresi i documenti. Il 29 giugno scorso, intanto, Sebastiano Raneri comunicava sia al sindaco che alla segretaria generale del Comune, la dottoressa Maria Luisa Mosca, l’avvenuto pagamento delle somme arretrate. Adesso, la segreteria comunale conferma che Raneri ha regolamentato la sua posizione. Di più: i dipendenti hanno allegato le indennità percepite dai componenti della giunta nell’arco di tempo che va dal 2015 al 2016, indicando chi di questi ha un rapporto come lavoratore dipendente e chi è in aspettativa.
Sebastiano Raneri è venuto a capo della questione non prima di aver chiesto agli uffici comunali tutta la documentazione, per poi restituire le somme spettanti al Comune. Un problema che a suo dire va avanti da quando è in carica. «Purtroppo non ero a conoscenza della normativa – afferma -. L’errore mi è stato fatto notare dal mio commercialista». L’assessore ha poi definito strumentale l’iniziativa del Movimento 5 stelle: «Immaginavo la posizione strumentale che avrebbero assunto i cinque stelle: sono stato io stesso a prendere provvedimenti. Da ora in poi farò ancora più attenzione. Se è il caso, farò una relazione da rendere pubblica per spiegare quanto accaduto».
L’onorevole pentastellata Angela Foti, che si è fatta portavoce degli attivisti, esprime soddisfazione per l’epilogo della questione, non sottraendo meriti al suo gruppo politico: «Mi fa piacere che Raneri abbia regolarizzato tutto e mi fa piacere per le casse comunali – afferma -. Non metto in dubbio la buona fede dell’assessore e degli uffici che dovrebbero controllare, ma in un Comune in dissesto come Aci Sant’Antonio queste disattenzioni si dovrebbero evitare. Continueremo a controllare per vedere se questi conteggi sono stati fatti in maniera esatta».
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