Due giorni fa, all’interno della ex stazione San Marco di Paternò, è scattata la prima edizione del Festival Lib – creatività e paesaggio lungo i binari della valle del Simeto. La manifestazione è animata da oltre 80 eventi multidisciplinari: mostre, workshop, laboratori, conferenze, concorsi e attività sportive. Si concluderà il prossimo 13 maggio. La stazione di San Marco, dismessa da tempo, è stata rigenerata dall’associazione SUdS (stazioni unite del Simeto), che assieme ad altri soggetti (professionisti, artisti, agricoltori) si è attivata per il recupero della vecchia tratta Motta Santa Anastasia-Regalbuto, lunga 53 chilometri, di linea ferrata che scorre fino al lago Pozzillo. La struttura, ceduta in comodato d’uso gratuito dalle Ferrovie italiane al Comune, da qualche tempo è divenuta il centro dove trovano vita progetti e iniziative culturali.
Il festival è l’occasione per visitare siti di interesse culturale e paesaggistici della valle, attraverso le escursioni più disparate: voli in parapendio, canottaggio, equitazione, ciclismo, walking, trekking. Dieci giorni in cui non mancheranno presentazioni di libri, esibizioni teatrali, concerti e performance di danza. E ancora, ci saranno mercatini di produzioni locali a km zero e percorsi enogastronomici che si svolgeranno durante il pranzo e la cena per tutta la durata della kermesse. «Lib per noi è allo stesso tempo punto di arriva e di partenza – dice a MeridioNews Salvo Ferlito, presidente dell’associazione SUdS – perché dopo due anni e mezzo di faticoso lavoro siamo riusciti ad aggregare, in questa prima edizione, tutti i soggetti che volontariamente hanno aderito per manifestare il loro impegno sul territorio. Il calendario degli eventi è molto folto».
Il festival si è aperto con una conferenza che ha ospitato i cittadini appartenenti a realtà associative sia regionali che nazionali. «Abbiamo realizzato un focus sulla legge Iacono (che permette di recuperare linee ferroviarie dismesse), entrata in vigore lo scorso mese di agosto». All’apertura del convegno era presente proprio la ex deputata nazionale Maria Iacono, prima firmataria della legge approvata nel 2017. «Recuperare questa stazione è importante – dice – perché rappresenta un pezzo di storia del paese, ma io dico della Sicilia e del territorio nazionale. La legge – prosegue – dà l’opportunità di legare questo luogo allo sviluppo del territorio, e qui c’è un’idea di sviluppo». A fare da padrone di casa il sindaco Nino Naso. «Qui in zona doveva nascere un inceneritore – ricorda il primo cittadino – adesso, invece stiamo lavorando per riqualificare la stazione San Marco, con un progetto di cicloturismo nato in collaborazione con l’Università, le associazioni e i produttori per il rilancio sostenibile della valle».
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