«In quanto al Muos penso che possiamo sfruttarlo per dimostrare l’arroganza degli Usa: per far notare come il più forte possa violare le nostre leggi e come la classe politica si sia dimostrata servile, facendo cogliere la differenza tra tratti di riserva lussureggiante ed il deserto messo in opera dagli invasori». Da anni la cittadina di Niscemi, un tempo capitale siciliana del carciofo, è legata indissolubilmente al sistema di telecomunicazione satellitare e alla base militare americana. Anche per provare a uscire da questo collegamento, asfissiante perchè automatico, la famiglia D’Alessandro ha messo su il giardino dello ‘ngegno. Un museo dedicato a due straordinarie figure della cultura italiana: Dante Alighieri e Leonardo Da Vinci. E’ stato realizzato un laboratorio, diviso in due sezioni. Nella prima si presenta il talento artistico del genio toscano, attraverso la riproduzioni dei quadri più celebri, lo studio dell’anatomia e dell’architettura; nella seconda vengono mostrati alcuni modelli delle più celebre macchine, realizzate a partire dai disegni leonardeschi.
La genesi del progetto, inaugurato il 7 marzo con numerosi apprezzamenti da parte dei presenti, la spiega il signor Nuccio D’Alessandro, docente in pensione che ha ripreso un magazzino di un’azienda agricola di contrada Priolo e l’ha adibito a museo del sapere, immerso nella campagna nissena tra piante tipiche della zona. «Premesso che studio da tanto Dante e Leonardo – racconta D’Alessandro – ho voluto unire cultura letteraria e scientifica. Il progetto prevede infatti anche un sentiero dantesco per narrare, divulgare, far conoscere i miti accennati da Dante nella Divina Commedia».
Sono stati inoltre previsti percorsi ad hoc per le scuole, attraverso escursioni nel cuore della vicina Sughereta. «Coi ragazzi più grandi – aggiunge la figlia Ylenia, attivista del comitato No Muos da anni e che farà da guida per gli studenti interessati – l’intenzione è di portarli a vedere le parabole, ci si arriva facilmente dalla Grande Quercia». La lotta alla guerra passa anche attraverso i saperi.
«Stiamo progettando – continua il padre Nuccio – un laboratorio didattico per far fare degli esperimenti agli alunni, proiezioni di brevi documentari scientifici e incentivare la lettura. Metteremo a disposizione della città uno spazio dove trascorrere giornate all’aria aperta, con la possibilità di un barbecue e di una ludoteca, ma anche di organizzare concerti».
Le idee ci sono, l’energia pure, e non manca il giusto grado di consapevolezza. «Smuovere i niscemesi non è facile – ribadisce D’Alessandro – svegliarli dal loro letargo culturale che dura da secoli neanche. La risposta momentanea, anche a causa di una limitata pubblicità, è stata circoscritta. Tuttavia del progetto si parla in giro, speriamo di trasformarlo in interesse ed in partecipazione».
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