A Mazzarino la nuova casa dei ragazzi della Renault 4 «Avevo le stanze libere, ho deciso di fare la mia parte»

«Avevo due camere da letto libere, ho pensato fosse giusto dare loro una mano in un momento così particolare». Mentre ieri a Messina, il sindaco Cateno De Luca soffiava sul fuoco dell’ultima polemica con destinatari privilegiati la ministra dell’interno Luciana Lamorgese e il presidente della Regione Nello Musumeci, a Mazzarino (Caltanissetta) un 35enne aspettava che i suoi nuovi coinquilini si svegliassero. Quattro giovani diventati famosi a loro insaputa e malvolentieri. «Sì, sono io la persona che ha accolto i ragazzi della Renault 4. Sono arrivati lunedì all’alba, quell’auto non va oltre i 40 chilometri orari, ci hanno messo un bel po’ di ore per arrivare da Acitrezza», spiega Luca al nostro giornale.

La storia dell’auto più famosa di questa pandemia è stata già raccontata da MeridioNews, ma negli ultimi giorni si è arricchita di un altro capitolo: i servizi sociali del centro costiero in provincia di Catania hanno esplicitamente fatto presente al gruppo di non potere continuare a vivere nel piccolo immobile che ospitava già una coppia di amici e una bambina. «A quel punto per loro è stato necessario cercare una soluzione e così sono stato contattato da una persona che lavora per la Croce rossa – racconta il 35enne -. Ho subito dato la mia disponibilità a ospitarli, lo spazio qui c’è». Luca si è trasferito in Sicilia nel 2014 da Cremona, dopo avere perso il lavoro di autotrasportatore. «I miei familiari sono originari di qui e avevano questa casa in campagna, così mi sono spostato al Sud – prosegue -. Per un bel po’ ho continuato a lavorare alla giornata, con il mio furgone, ma non è stato semplice. Poi sono riuscito a entrare nel programma reddito di cittadinanza. Sembrava che un’opportunità di trovare un impiego si fosse presentata ma poi è iniziata l’epidemia».

Vivere con un sussidio di circa cinquecento euro non è semplicissimo, lo è ancora di meno se ci si ritrova con quattro nuovi coinquilini (una quinta persona è rimasta ad Acitrezza). «Non importa, ho detto loro che sono miei ospiti fino a fine emergenza – spiega Luca -. Ho investito trecento euro in generi alimentari, è giusto aiutarsi nel momento del bisogno». Il 35enne però non è l’unico a essersi mostrato solidale con il gruppo di artisti di strada. «Ci hanno portato un pacco di aiuti e le autorità locali hanno contattato un’azienda agricola per avere verdure perché i ragazzi sono vegetariani. La narrazione è un po’ diversa da quella che qualcuno fa». Tra questi potrebbe esserci anche De Luca. «Il sindaco di Messina mi pare stia seguendo un po’ lo stile di Salvini, strumentalizza le storie personali – commenta il 35enne -. Non mi pare che i sindaci di Palermo e Catania facciano le stesse cose, eppure le persone continuano ad arrivare via aereo».

Proprio De Luca ieri ha commentato lo spostamento della Renault 4 da Acitrezza a Mazzarino, tirando in ballo il primo cittadino del comune del Nisseno Vincenzo Marino. «Al sindaco di Mazzarino non è rimasto altro da fare se non identificarli, denunciarli, trovare loro un posto dove obbligarli a trascorrere il periodo di isolamento, facendosi altresì carico di fargli eseguire il test tampone e provvedere al vitto ed alloggio per tutta la durata dell’isolamento», ha detto De Luca. Contattato da MeridioNews, Marino sottolinea come la propria posizione sia un po’ più complessa. «Nei confronti dei ragazzi mi sono da subito mostrato sensibile, perché qui nessuno vuole andare alla ricerca dell’untore – dichiara il primo cittadino di Mazzarino -. Tuttavia avrei trovato più coerente che gli uffici del Comune di Aci Castello (di cui Acitrezza è frazione, ndr) mi avessero informato su questo spostamento. Perché le regole attualmente in vigore non consentono di lasciare il Comune in cui si risiede senza un motivo valido».

Falle nella comunicazione a parte, adesso c’è da gestire la permanenza nel nuovo domicilio del gruppo. «So che hanno fatto la quarantena, ma è giusto che rimangano nell’abitazione rispettando tutte le prescrizioni. Noi forniremo tutte l’assistenza necessaria», conclude il sindaco. «La Renault 4? L’abbiamo coperta, c’era qualche curioso che girava in zona. Da parte mia – conclude Luca – credo di avere fatto solo un piccolo gesto, non bisogna perdere di vista la solidarietà».

Simone Olivelli

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