E’ stato un Consiglio di Facoltà caratterizzato da un doppio shock. Quello, forse più duro, ricevuto dai docenti della facoltà di Lingue per la perentorietà degli ultimatum del Rettore; e quello più di second’ordine, ma non per questo meno deprimente, che hanno subito i redattori di Step1 per l’assoluta mancanza di dibattito.
Iniziato con oltre mezz’ora di ritardo, il Consiglio è stato dominato dalla presenza del prof. Recca, che con un fuoco di fila ininterrotto di battute durato quasi due ore ha richiamato la Facoltà all’urgenza di uniformarsi ai recenti decreti ministeriali. Si tratterà di decidere quanti e quali corsi sopprimere: “Ragazzi dei corsi di laurea X e Y, ci dispiace: si chiude“. Concreto, incalzante, in molti casi addirittura spiccio, lo stile del Magnifico si è confermato essere esattamente l’opposto dei discorsi tradizionalmente cauti, se non vaghi e indeterminati, del suo predecessore.
Lamentando l’assenza del preside di Lingue da alcuni incontri collegiali, Recca ha affermato senza mezzi termini che la Facoltà ha accumulato un ritardo intollerabile nell’assunzione di decisioni cruciali già prese dalla maggior parte delle altre facoltà dell’Ateneo. Non meno deciso l’aut aut in merito alla definizione della sede ufficiale della Facoltà, presente sia a Catania che a Ragusa. Così da portare a termine la contrattazione con il consorzio universitario ragusano, debitore di lunghissima data. Da rilevare soltanto gli interventi di alcuni docenti che hanno sollecitato l’opportunità di chiudere i corsi di laurea aperti a Ragusa da Giurisprudenza e Medicina per non sottrarre le risorse indispensabili alle facoltà presenti nella città iblea da più lunga data.
E giunse il momento tanto atteso: Step1 è al punto 13 dell’ordine del giorno (nomina del direttore e nuovo piano editoriale). Sono già le 12:30, il Rettore è andato via. Il preside Famoso, che ha riassunto le vesti di padrone di casa, prende la parola. Sintetizza le varie tappe della vertenza iniziata con la lettera aperta della redazione, passata attraverso il comunicato congiunto e giunta in sede di Consiglio di Facoltà. Il Preside considera superato ogni malinteso, da adesso in poi “ogni nuova iniziativa di carattere vertenziale va prima negoziata ad un tavolo“. La vicenda per il Preside è chiusa. Sono trascorsi, più o meno, 2 minuti.
Si passa alla presentazione del nuovo direttore: la giornalista Roberta Marilli, ex allieva dell’Istituto per la formazione al giornalismo “Carlo De Martino” di Milano. Il Preside ne loda il curriculum. Chiede l’approvazione del Consiglio. Nessuno dei docenti frattanto ha chiesto di intervenire e si fa come per passare avanti. A questo punto chiede di intervenire la stessa Marilli. Delinea il rilievo che Step1 ha raggiunto all’interno dell’Ateneo, cita il caso Auchan e l’attenzione suscitata a livello nazionale, chiede l’appoggio della Facoltà sottolineando l’importanza di Step1 in un panorama dell’informazione asfittico come quello catanese.
I ritmi incalzanti del Preside e l’ora tarda hanno spinto Perla Maria Gubernale e Riccardo Marra, i due redattori incaricati di fungere da portavoce, a rinunciare agli interventi previsti (si veda la sintesi dei due interventi). Il professor Lalomia chiede di leggere una lettera inviata dal prof. Granozzi nella quale si delineano le principali tappe dei 5 anni di vita del progetto e, a conclusione, si chiede di regolarizzare la posizione di Step1 a norma di regolamento: non solo attraverso la nomina del direttore, ma anche del coordinatore o del comitato editoriale. Quest’ultima richiesta cade nel vuoto. Il Preside si limita ad ignorarla, mentre solo la prof. Laudani chiede di conoscere in cosa possa consistere il contributo dei docenti al comitato editoriale. Ma il Preside rinvia ogni altra decisione a settembre.
In pratica il punto all’o.d.g. è stato esaurito in soli dieci minuti e si è concluso con l’affidamento della direzione di Step1 a Roberta Marilli e con l’impegno del prof. Famoso a mantenere gli impegni presi – “i punti presenti nel comunicato saranno approvati” – non supportato da nessun dibattito in sede di Consiglio di Facoltà. Fuori, alcuni professori (Pioletti, Scibilia, Traina) si complimentano con il nuovo direttore. Dentro il silenzio assoluto.
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