A Ballarò Salita Raffadali diventa un giardino «La gente si abitua alla bellezza e la protegge»

«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà». Lo faceva dire Claudio Fava a Peppino Impastato nel film I cento Passi. Nel quartiere Ballarò in tanti hanno capito l’importanza di questo messaggio e da tempo provano a rendere più bello il luogo dove vivono. Un’altra strada, un altro tassello di bellezza si aggiunge a quelli già sbocciati all’Albergheria. Così dopo piazzetta Mediterraneo, piazzetta Ecce Homo, vicolo Gallo e dopo il progetto di riqualificazione del mercato dell’usato di San Saverio, stamattina è stato inaugurato anche “Su&Giù un giardino POP UP”:  Salita Raffadali cambia volto e diventa pedonale, piena di piante e fiori. 

Sono stati in tanti i tanti volontari che si sono impegnati a recuperare l’area ripulendola, dipingendo l’asfalto, costruendo fioriere e piantando fiori. Per adesso il Comune con una delibera ha reso pedonale l’area solo per quattro settimane, ma c’è la possibilità che i tempi si allunghino. Qualche giorno fa gli operatori della Rap hanno sistemato il marciapiede e da ieri è cominciata la trasformazione.

Il quartiere che è più degli altri in continua evoluzione, il primo a Palermo dove è nata la collaborazione virtuosa tra amministrazione e residenti che poi è diventata un modello da esportare in altri rioni, continua a far parlare di se e continua a sperimentare e a tracciare nuove strade fatte di nuove sinergie e di nuove sperimentazioni. Da poco più di un anno l’assemblea di quartiere Sos Ballarò discuteva al suo interno di Salita Raffadali come un punto in cui ridare bellezza e decoro al quartiere e creare un ponte di collegamento fra Ballarò, il Cassaro Alto e il percorso patrimonio Unesco arabo-normanno.

E così si è scelto di trasformare Salita Raffadali in un giardino per celebrare la Giornata Nazionale dei Beni Comuni promossa da Italia Nostra Palermo. L’allestimento è stato curato da diverse realtà come l’Università degli Studi di Palermo, Orto Capovolto, SOS Ballarò, Associazione Cassaro Alto, Associazione Mercato Storico Ballarò, AIAPP Sicilia, Landlabpa, Via Maqueda Città, e con il coinvolgimento degli assessorati al Verde, alla Mobilità e alla Cultura del Comune di Palermo, per Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Tutto questo incastonato negli appuntamenti di ‘Ballarò Espò’ e del cartellone cittadino di ‘Ballarò di Primavera 2018’.

«È bellissimo vedere la gente del vicolo, stupefatta, prendersi cura delle piante – racconta Marco Sorrentino di Sos Ballarò – un altro luogo riqualificato, la gente si abitua subito alla bellezza e la coltiva, la protegge. Volevamo riempire di fiori e colori le strade per rendere ancora più bello il quartiere, sembra che ci siamo riusciti». La riqualificazione del quartiere continua e di certo non si arresterà qui, in attesa della prossima azione di recupero che metteranno in campo le tante virtuose realtà che stanno provando a cambiare il volto di Ballarò.

Alessia Rotolo

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