Ztl, si accende lo scontro tra Ars e Comune Milazzo: «Tariffe agevolate per i residenti»

«I Comuni devono prevedere tariffe agevolate per chi risiede all’interno delle Zone a Traffico Limitato». «La Regione non ci può imporre nulla, i proprietari delle strade sono i Comuni». Botta e risposta tra l’amministrazione del capoluogo e l’Assemblea regionale siciliana sulle tanto discusse Ztl. A fare da ponte tra le due istituzioni è stato Giuseppe Milazzo di Forza Italia nella sua duplice veste di consigliere comunale e deputato regionale. A Natale Milazzo si era battuto in Consiglio comunale contro il provvedimento che nelle intenzioni della giunta Orlando dovrebbe abbattere l’inquinamento e fornire all’Amat le risorse per migliorare i suoi servizi. Poi ha alzato il tiro e si è rivolto direttamente al parlamento siciliano firmando un emendamento ad hoc alla finanziaria.

La differenza sostanziale con il testo di Palazzo delle Aquile riguarda «l’applicazione ai residenti di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti». Gli altri commi dell’emendamento, che chiede ai Comuni di approvare entro novanta giorni un regolamento attuativo, al contrario, pongono questioni già affrontate dal disciplinare tecnico presentato dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Milazzo chiede di approntare «le tariffe di accesso, le riduzioni per i veicoli meno inquinanti, l’accesso gratuito per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale, e per le vetture a trazione elettrica, le agevolazioni per i residenti e il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada».

Piazza Pretoria ha fissato le tariffe per i veicoli con motore da Euro 3 a salire prevedendo sconti per le macchine a gpl, a metano e ibride e l’esenzione totale per le auto elettriche iscritte alla white list, ha previsto l’ingresso gratuito per i disabili purché comunichino una targa prevalente e ha concesso ai residenti la possibilità di usare le auto a motore Euro 0, 1 e 2 (vietate agli altri), il pass gratuito per la zona blu di pertinenza e un abbonamento gratuito a una linea Amat che non sia la 101. La sanzione per chi non rispetta le regole è di 163 euro.

Le polemiche sul provvedimento che dovrebbe entrare in vigore entro marzo, dunque, non si placano. Le associazioni Bispensiero e Vivo Civile hanno già presentato ricorso al Tar mentre il comitato #NoZtl ha chiesto al Comune di indire un referendum (prima però servirebbe un regolamento apposito, che non c’è). Nella sua relazione Milazzo definisce le tariffe differenziate tra residenti e non una questione di «giustizia» e difende l’entrata a gamba tesa di Sala d’Ercole sugli enti locali: «Noi diciamo soltanto di differenziare fra residente e non residente senza stabilire i parametri, perché questo sta all’autonomia del Comune. Inoltre l’assemblea non stabilisce un gettito preciso. Questa è una norma che fissa criteri generali e astratti – insiste il forzista -. Non è giusto che un residente intrappolato nella Ztl venga obbligato a pagare un pass uguale ai non residenti».

Già al momento della presentazione del disciplinare tecnico l’assessore Catania aveva rispedito al mittente l’iniziativa parlamentare: «La legge dà totale autonomia decisionale ai Comuni. Le tariffe e la Ztl sono materia del Codice della Strada e di una direttiva ministeriale». Il sindaco Leoluca Orlando aveva liquidato rapidamente l’argomento: «Sarà l’ennesima norma impugnata della Regione». Anche oggi da Palazzo delle Aquile filtra malumore: «La Regione non può modificare il Codice della Strada – fanno sapere -. I Comuni sono i proprietari delle strade e la regolamentazione è di loro esclusiva competenza attraverso emanazioni di ordinanza». 

In tarda mattinata è arrivata anche la replica ufficiale attraverso una nota: «Corre obbligo rilevare essere evidente l’incompetenza regionale in materia di tutela ambientale e di circolazione stradale che, come sancito da diverse sentenze della Corte costituzionale, sono esclusiva competenza dello Stato che, attraverso il codice della strada, dà mandato agli enti proprietari delle strade di disciplinarne la circolazione. Per inciso, in via del tutto subordinata e per quanto possa occorrere – prosegue la nota -, si ricorda che la Regione siciliana non ha alcuna competenza nella trattazione di argomenti disciplinati dal Codice della strada e di esclusiva pertinenza di Comuni che hanno il potere di regolamentare tempi e modalità di circolazione all’interno del proprio territorio». 

«Manterremo alta l’attenzione per evitare che il sindaco Orlando e la sua variopinta maggioranza possano tentare qualche subdola manovra per aggirare le norme approvate dall’Ars – commenta il consigliere comunale del gruppo misto Angelo Figuccia -. Continueremo, inoltre, a batterci affinché i palermitani possano esprimersi su questa materia attraverso il referendum, il cui regolamento attuativo abbiamo inviato nei giorni scorsi al segretario generale del Comunale Fabrizio Dall’Acqua». 

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