Ztl, nulla di fatto dal dibattito in aula L’Amat finisce sul banco degli imputati

Si risolve con un nulla di fatto il tanto atteso dibattito in Consiglio comunale sulla Ztl. Sul banco degli imputati l’assessore Iolanda Riolo e il presidente dell’Amat Antonio Gristina. Ma il clima non è stato da resa dei conti, con l’eccezione degli interventi come sempre battaglieri dei Cinque Stelle che hanno reiterato la richiesta di dimissioni dell’imprenditrice. Tante le proposte di correttivi ma l’aula, almeno per oggi, non ha prodotto alcun documento e in questo modo, a conti fatti, si è sfilata dalla discussione addossando velatamente la responsabilità dei disservizi all’Amat. Anche perchè per modificare davvero la Ztl bisognerebbe intervenire sul disciplinare e al momento non sembra nei programmi di Sala delle Lapidi. 

A proposito: in mancanza per ora della diretta televisiva, ci ha pensato il M5S – con un semplice smartphone su un treppiedi – a trasmetterla sulla pagina Facebook Trasparenza Consiglio comunale Palermo, creata appositamente. «Entro un mese spero di ripristinare la diretta – promette il presidente del Consiglio Totò Orlando -. La faremo solo in streaming con tre telecamere installate dalla Sispi e con un link sul sito del Comune».

Si diceva dei piccoli aggiustamenti per rendere la Zona a traffico limitato più digeribile per gli automobilisti. Alcuni sono cosa nota: più piste ciclabili, potenziamento della navetta gratuita del centro storico (e ripristino di quella Basile-Indipendenza), un piano parcheggi (invocato da molti), un aumento a mille euro del pass annuale (Sandro Terrani, capogruppo del Movimento 139). Il leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferranelli, che, pur apprezzando le pedonalizzazioni del centro storico, bolla la Ztl come «un fallimento che fa acqua da tutte le parti», a fronte dell’enorme mole di contravvenzioni da quando sono state installate le telecamere (oltre 180mila da settembre a oggi) propone di «far pagare solo il primo verbale, mentre dalla seconda infrazione in poi si potrebbe far pagare solo la tariffa giornaliera di 5 euro piuttosto che continuare ad accumulare multe». Proposta che il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania non vede di buon occhio: «Attenzione ai costi di notifica di questa proposta, io non voglio finire davanti alla Corte dei Conti».

L’ex assessore alla Mobilità ha chiarito la posizione del suo gruppo, che nei giorni scorsi ha fatto da bastian contrario scrivendo pure al prefetto: «Noi contrastiamo qualsiasi ipotesi di sanatoria generalizzata – sottolinea -. Questa discussione non deve diventare una scusa per indebolire un provvedimento utile per la salute dei cittadini e l’ambiente. Ma alcune vicende paradossali vanno affrontate caso per caso con un approfondimento con l’Avvocatura e la Polizia Municipale. È chiaro ad esempio che se in dieci minuti uno attraversa il varco cinque o sei volte è un’anomalia». L’altro appunto Catania lo solleva all’Amat: «Deve implementare i servizi di infomobilità ai varchi mettendo una segnaletica o un display che indichi se il varco è aperto o chiuso. Così scongiuriamo le infrazioni di un minuto. L’Amat ci dica quali interventi intende fare per migliorare la Ztl». Lo farà molto probabilmente domani, quando la seduta è stata convocata per le 11.  

A dare fuoco alle polveri contro l’azienda di trasporto pubblico ci aveva pensato poco prima il neo-deputato forzista Giulio Tantillo, festeggiato da un applauso spontaneo dei colleghi e dai complimenti del capogruppo del Pd Dario Chinnici (che suscitano l’ilarità dei pentastellati). «Non è possibile che si chiami in causa sempre l’assessore Riolo – attacca il capogruppo azzurro -. Ci si dimentica che il Consiglio comunale ha affidato la Ztl all’Amat, non all’assessore e men che meno ai vigili urbani. La maggior parte delle multe sono dovute alla dimenticanza ma la buona volontà del cittadino c’è. Quando verranno inseriti i prossimi otto varchi, in aggiunta ai cinque già installati, l’amministrazione deve dare la più ampia diffusione possibile alla notizia».

E proprio sui conti dell’Amat getta ombre pesanti il capogruppo di Democratici e Popolari Francesco Paolo Scarpinato: «L’anno scorso ha chiuso in pareggio solo grazie ad una transazione ma quest’anno al 30 settembre ha uno scoperto di oltre 7 milioni di euro. La mancata previsione della Ztl 2 ha creato uno squilibrio economico non indifferente, visto che il piano industriale prevedeva circa 30 milioni di euro di incassi. So che si sta lavorando ad un piano di risanamento che è stato già inviato agli uffici ma dalle prime notizie che ho avuto non ci sono leve risolutive per riquilibrare la situazione economica-finanziaria, da un piano parcheggi alla lotta ai portoghesi. Si limitano a chiedere l’aumento del corrispettivo dall’amministrazione». 

Nella discussione è finita anche la vertenza disabili, che, se muniti di contrassegno H, hanno il diritto di circolare liberamente dentro il perimetro della Ztl. Molti però sono stati multati e secondo Sabrina Figuccia (gruppo misto) la colpa è di un equivoco tra la Sispi e la stessa Amat: «Sembrerebbe che sia la Sispi (che gestisce i pass auto) che l’Amat (che gestisce la lista bianca delle automobili ammesse a circolare dentro la Ztl) non riescono a collegare i rispettivi elenchi, tanto che i disabili possessori del pass devono provvedere annualmente a rinnovare l’iscrizione nella lista bianca, un passaggio che invece dovrebbe essere automatico»

«Questo mancato collegamento tra le due banche dati – continua – sta provocando una gran mole di multe, assolutamente illegittime, che però, per essere revocate, costringeranno i disabili e le loro famiglie ad intraprendere una battaglia legale con il Comune, con ulteriore aggravio di costi e di lungaggini burocratiche». Bisogna però ricordare che metre il contrassegno H è collegato alla persona, le telecamere dei varchi della Ztl fotografano la targa e il disabile, ogni volta che acquista un ticket, è tenuto a indicare a quale targa intende collegare il proprio contrassegno. Inoltre il disabile è libero di cambiare auto ogni giorno. 

Ha fatto spazio al dibattito sulla Ztl il regolamento sugli impianti sportivi, che era stato prelevato questa settimana ma è stato rinviato di un mese e mezzo. Il testo era all’ordine del giorno da ben tre anni e di conseguenza va aggiornato. «Faremo alcune riunioni con le quattro commissioni competenti – spiega il presidente della commissione Sport Francesco Bertolino – e il testo verrà riproposto tra i primi di marzo. È già vecchio e va rivisto completamente perché nel frattempo le leggi sono cambiate. Preferiamo lasciarlo all’ordine del giorno ed emendarlo piuttosto che far ripartire l’iter da capo: con una proposta nuova di sana pianta si perderebbe più tempo».

Tra le questioni sul piatto la possibilità che gli impianti ospitino spettacoli e manifestazioni pubbliche. Nel 2016 i concerti di Mika e dei Negramaro allo Stadio delle Palme  suscitarono una marea di proteste da parte degli atleti professionisti e dei semplici amatori che si allenano al Vito Schifani, con tanto di espostiflash mob. «Affronteremo anche questo tema», assicura Bertolino.

LE REAZIONI

«La Ztl è un valore aggiunto della Città – scrive Catania in una nota -. Gli obiettivi principali della misura sono stati centrati: l’inquinamento è diminuito e la mobilità è migliorata. Palermo è attraversata da un flusso di circa 980 mila auto al giorno; ci sono 370 mila vetture immatricolate (quasi il 40% sono macchine tra euro 0 ed euro 2) su 670 mila abitanti, bambini inclusi. La diminuzione, fino al 40%, del traffico veicolare nel Centro storico e nelle zone limitrofe è un dato non trascurabile in soli 15 mesi di Ztl. Non si deve utilizzare l’argomento delle multe per mettere in discussione la ratio della Ztl, che ha reso la Città più vivibile e dato nuovo slancio all’economia. La vicenda delle multe è piuttosto complessa: l’Amministrazione comunale si avvalga del parere dell’Avvocatura al fine di verificare caso per caso eventuali anomalie sulla erogazione delle sanzioni. Siamo assolutamente contrari, invece, a una sanatoria generalizzata. È comunque prioritario che Amat migliori la segnaletica, indicando, con un display luminoso, varchi e orari in cui è consentito il passaggio. Inoltre Amat dovrebbe ripristinare il collegamento tra Porta Nuova e il parcheggio Basile, perchè è indispensabile indurre i cittadini a raggiungere il centro storico senza le automobili. La navetta gratuita del centro storico, infine, è un servizio molto usato da palermitani e turisti: in realtà bisognerebbe rendere questo servizio ancora più efficiente».

«Sulla ZTL non si torna indietro e non siamo disponibili alle sanatorie generalizzate – afferma Chinnici –. Vogliamo andare incontro alle esigenze di quei cittadini che, pur avendone diritto, ma hanno dimenticato il rinnovo del pass annuale, si sono visti recapitare decine di verbali. Non è in discussione il principio educativo della sanzione ma valutiamo casi specifici senza danneggiare chi rispetta le regole. È fondamentale che nei varchi della Ztl ci siano display informativi che avvisino gli automobilisti sugli orari del provvedimento e forniscano indicazioni utili sul traffico o sulle manifestazioni. Si potranno anche utilizzare tecnologie, quali sms o email o Whastapp, per avvisare circa l’imminente scadenza del pass annuale. Nel portale online del Comune di Palermo – conclude il capogruppo dem – è già attivo un servizio dove è possibile richiedere un avviso di scadenza pass». 

«Oggi nell’atteso dibattito sulla Ztl – afferma Andrea Mineo di Forza Italia, vicepresidente della Commissione Bilancio -, abbiamo posto l’accento sulla carenza di informazioni alla cittadinanza, proposto di installare i display che evidenziano i varchi attivi come accade in altre città e chiesto misure urgenti per i commercianti del centro storico e via Roma. Sullo sfondo di questo dibattito rimane il grande tema della mobilità in città che è tutto fuorché sostenibile».

Gaspare Ingargiola

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