«Ho solo fatto un normale lavoro di completamento di quanto fatto dall’assessore precedente». L’assessora alla Mobilità, Iolanda Riolo, risponde ai quesiti posti dai consiglieri, non prima di avere espresso il proprio rispetto per la sovranità del Consiglio comunale. Fuga ogni dubbio sulle sue possibili dimissioni, chieste a gran voce dal pentastellato Ugo Forello: «Mi sembra giusto chiarire immediatamente che non è mia intenzione accettare la proposta del consigliere in quanto una rivisitazione delle mie deleghe è appena avvenuto proprio per una maggiore concentrazione sulla delega della mobilità e su quella dell’innovazione. L’area Partecipate inoltre non era supportata da un adeguato assessorato, che adesso fortunatamente si sta creando».
Il tema scottante sul banco è pero quello della Ztl, complice l’ondata di multe che sta letteralmente investendo i cittadini. Qui la risposta dell’assessora è netta: «Le telecamere della Ztl non erano mai entrate in funzione – dice – ma era assolutamente attiva e dipendeva al controllo manuale della polizia municipale. Un controllo che lasciava spazi all’arbitrarietà probabilmente dei cittadini che, sperando di non incorrere nella pattuglia, l’hanno fatta franca per tanto tempo. Con questo non voglio entrare nel merito morale. La mia azione è stata solo di normale completamento del lavoro del mio predecessore». Accettata, invece, la proposta di rendere meglio visibile la segnaletica dell’area a traffico limitato, anche attraverso illuminazione o semafori: «Abbiamo aderito a questa proposta facendola nostra chiedendo esplicitamente all’Amat di provvedere in tal senso.
Il focus della seduta si è poi spostato sull’Amat. Il presidente Antonio Gristina si presenta in Consiglio comunale e risponde al fuoco di fila dell’aula di ieri. E batte cassa, sottolineando che se finora il contratto di servizio non è stato applicato in toto è anche, e soprattutto, una questione di risorse. Non a caso nel piano di risanamento, secondo quanto riferito dal consigliere Francesco Paolo Scarpinato, l’azienda punterebbe proprio ad un aumento del corrispettivo da parte di Palazzo delle Aquile.
D’altra parte non è di oggi la notizia che l’Amat vanti crediti per decine di milioni di euro nei confronti non solo della Regione Siciliana ma anche dello stesso Comune, che tuttavia per ora non ha voluto allargare i cordoni della borsa per finanziare la navetta Basile-Indipendenza (che infatti è stata sospesa) e quella del centro storico (la cui frequenza è stata ridotta). «L’Amat ha già avuto quanto le spettava per questi servizi aggiuntivi, avrebbe dovuto farselo bastare ma non l’ha fatto», sosteneva a ottobre l’assessore al Bilancio Antonino Gentile durante la discussione del previsionale. L’ex dirigente dell’Agenzie delle Entrate aveva promesso di fare comunque uno sforzo per coprire il servizio ma questi fondi non sono ancora arrivati e a gennaio le navette sono state tagliate.
«Il piano industriale approvato il 24 dicembre 2015 insieme al contratto di servizio non era ambizioso ma necessario per garantire continuità al servizio di trasporto pubblico. Da quel momento però – attacca Gristina – l’Amat non è stata più messa nelle condizioni di attuare la programmazione, malgrado i cittadini chiedessero risposte che a volte l’azienda purtroppo non è stata in grado di dare. Senza risorse certe l’azione quotidiana è molto più complicata. È un problema che non riguarda solo Palermo ma anche le altre grandi città. Noi cerchiamo di andare avanti con quello che abbiamo ma – insiste il presidente – devo denunciare l’esecuzione parziale del contratto di servizio: finora abbiamo mantenuto gli oneri senza avere le risorse necessarie. Questa situazione l’abbiamo già esposta sia agli uffici sia all’amministrazione».
«Se vogliamo offrire un servizio di qualità occorre avere la certezza delle risorse – insiste Gristina -. Prendo ad esempio le navette: sono al di fuori del servizio del Tpl perché sono servizi speciali aggiuntivi che necessitano di risorse ulteriori. La diminuzione del fatturato per i servizi speciali ha inciso ovviamente sulla decisione di sospendere il servizio: le nostre risorse devono essere concentrate sul Tpl». Dove, sottolinea l’amministratore, le prestazioni dell’Amat non sarebbero così insufficienti come tanti dicono. «L’anno scorso abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal Tpl. I nostri bus hanno percorso su gomma 763mila chilometri in più rispetto a quelli che verranno pagati all’azienda».
Molti consiglieri hanno chiamato in causa l’Amat chiedendo alcuni correttivi nella gestione della Ztl. Anche in questo caso Gristina ha messo le mani avanti: «Il gettito della Ztl è nettamente inferiore al previsto e in quel gettito l’Amat ha comunque cercato di trovare le risorse per gestire la Ztl». Alcune cose però si possono fare, come migliorare la segnaletica e il sistema di alert per evitare che i più distratti dimentichino di rinnovare i pass. «Con la Sispi c’è un’interlocuzione continua. Realizzare un sistema di avviso, ad esempio tramite un sms, non sarebbe un problema. Inoltre abbiamo già valutato la questione della segnaletica luminosa: stiamo stilando un cronoprogramma su questi piccoli interventi. Il Pon Metro inoltre prevede l’implementazione del telecontrollo dei varchi e l’installazione di altre 22 telecamere. È molto difficile però operare in un contesto che non ha una visione generale: la Ztl è stata modificata più volte».
LE REAZIONI
«Dopo la relazione dell’assessora Riolo su Ztl, mobilità e multe ai cittadini che violano in buona fede la Zona a Traffico limitato, dal dibattito in Aula è comunque emerso il dato pacifico che la Ztl migliora la qualità dell’aria e la vivibilità – affermano Giusto Catania e Marcello Susinno di Sinistra Comune -. Abbiamo appreso, per bocca del presidente Gristina, che Amat presto ottimizzerà la segnalazione dei varchi indicando anche, con display luminosi ad hoc, i relativi orari di apertura. Da lunedì il collegamento tra Porta Nuova e il parcheggio Basile sarà ripristinato. Infine, Amat perfezionerà il sistema di avviso automatico via sms (disponibile oggi solo su espressa richiesta) che indicherà al cittadino sul cellulare l’imminente scadenza del pass Ztl. Ci sembrano ottimi risultati malgrado i tentativi di strumentalizzazione dell’opposizione, soprattutto per quanto concerne le sanzioni economiche a carico dei cittadini ‘colpiti’ dalle maxi multe Ztl. Siamo contrari a una sanatoria generalizzata – ribadiscono i due esponenti di Sc -. Secondo noi l’Amministrazione comunale deve avvalersi del parere dell’Avvocatura al fine di verificare possibili interventi sulla tematica. La Corte di Cassazione ha già riconosciuto il cumulo giuridico e la buona fede del ricorrente, addebitando il pagamento della sola prima sanzione».
«Il gruppo consiliare Sicilia Futura – si legge in una nota – ritiene che non può essere un organo politico ad annullare delle contravvenzioni legittime, nonostante la buona fede dei cittadini, ma è necessario avviare in tempi immediati un controllo per verificare la legittimità delle numerose contravvenzioni, perché non è possibile che un cittadino venga verbalizzato accedendo al varco, e dopo pochi secondi sia verbalizzato nuovamente dell’agente di Pm con il tablet per lo stesso accesso. Inoltre i consiglieri ritengono necessario modificare l’ordinanza e prevedere che i pass lista bianca per i diversamente abili, si autorizzino fino alla scadenza del pass rilasciato dall’ufficio H. Infine – concludono – evidenziano la necessità di prevedere un margine di tolleranza per l’accesso, nelle more dell’installazione della segnaletica luminosa, perché numerosi cittadini, convinti di accedere alle 20 si sono visti arrivare una contravvenzione alle 19.59 e 50 secondi».
«Non siamo certamente a favore della sanatoria delle multe per l’indebito ingresso in Ztl, non possiamo tuttavia non rilevare come ci siano delle discrezionalità di cui è necessario tenere conto con maggiore attenzione in futuro – dice Rosario Arcoleo del Pd -. Ad esempio sono necessari alcuni distinguo riguardanti soggetti che per legge non possono non avere accesso gratuito all’area e che per tale ragione non possono essere perseguiti se non a rischio di creare un vero e proprio vulnus a loro discapito. È il caso dei disabili che, nel pieno diritto di accesso pro bono, si sono visti recapitare sanzioni che verranno ritirate al più presto. É il caso di altre categorie, anche professionali, che fanno parte delle cosiddette liste bianche di accesso senza oneri: taxi, veicoli del car sharing, mezzi di servizio degli enti pubblici, corpi diplomatici, Asp, aziende ospedaliere, Protezione Civile. In aula – prosegue Arcoleo – abbiamo ottenuto l’impegno del comandante della Polizia Municipale e dell’assessora alla Mobilità di valutare caso per caso. Siamo ottimisti. Ci sono naturalmente degli aspetti da perfezionare e a tal proposito si chiederà nei prossimi giorni alla Sispi di avviare un iter tecnico che permetta di incrociare i dati in possesso di Amat con quelli degli uffici di competenza. Auspichiamo una risoluzione che abbia tempi ragionevolmente brevi della questione – conclude -. È fondamentale permettere ai soggetti titolari di esercitare il diritto a muoversi all’interno della principale zona cittadina».
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