Ypsigrock, conclusa l’edizione 2016 a Castelbuono La tre giorni tra nuove location e scoperte musicali

Anche quest’anno l’aria frizzante del piccolo borgo medievale di Castelbuono ha raccolto migliaia di visitatori, quasi del tutto interessati al festival Ypsigrock 2016  piuttosto che a una semplice visita dell’antico centro in mezzo ai boschi delle Madonie. Il campeggio è stato un punto d’appoggio fondamentale e si è arricchito – rispetto alle passate edizioni – di un nuovo palco dedicato agli after party di ognuna delle giornate, tra danze, dj set e urla di divertimento. L’apertura del festival ha vissuto qualche attimo di disorganizzazione quando al botteghino mancavano già i braccialetti per le singole giornate. Minuti d’attesa spesi dal pubblico passeggiando tra le vie del centro di Castelbuono e assaggiando il panettone simbolo culinario del paese da generazioni.

Piazza Castello è già viva sin dalle prime ore del pomeriggio di venerdì, tra i sound check delle band e gli occhi curiosi di visitatori e fan accaniti. Merita la scelta del palco all’interno della ex chiesa del Crocifisso, sconsacrata, calda e ben strutturata in quanto a palco e suoni. Un peccato invece per il chiostro di San Francesco, luogo forse leggermente fuori mano rispetto a tutto il resto, così da divenire una scelta un po’ dispersiva.

Sul main stage, aprono le danze gli Oscar, tipicamente inglesi, precisamente The Smith. Le tre giornate procedono senza alcun problema nella timeline degli artisti con dei cambi palco eseguiti al dettaglio e senza sbavature nella tempistica. La folla attende i big delle tre serate, in ordine: Mudhoney e The Vaccines per il venerdì, Crystal Castles per il sabato, Savages e Daughter per la chiusura domenicale. Breve parentesi per ciò che concerne la performance dei Mudhoney: un certo bagaglio sulle spalle, un’età non più tanto fresca, una carica impressionante che cancella gli errori commessi sul palco. Irriverenti, divertenti, punk. Con i The Vaccines si balla, i Crystal Castles ipnotizzano come sempre, Saveges diviene trasposizione ufficiale della potenza delle donne su un palco, i Daugther hanno totalmente stravolto la folla, perfetti.

I live all’interno della ex Chiesa si alternano piacevolmente: Yombe, una vera scoperta, colorata dai loro toni tribali ma senzaltro potenti. Giant Sand sul palco del chiostro di San Francesco: icone rock’n’roll in tutto e per tutto. La pioggia ha martellato l’area durante sabato e domenica senza però sconvolgere gli animi dei partecipanti, giunti da ogni parte della Sicilia, dell’Italia e non solo. Fangoso il terreno del camp, ma altrimenti dove sta il bello di un festival? Si conclude così la ventesima edizione dell’Ypsigrock festival di Castelbuono, ancora una volta nota positiva e significativa dell’estate siciliana.

Turi Messineo

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