Youth Guarantee: il Governo Crocetta e i vertici burocratici regionali prendono in giro il presidente della V Commissione dell’Ars!

L’ONOREVOLE MARCELLO GRECO AVEVA MOSSO LA FACCIA CON MILLE E 753 OPERATORI EX SPATACUS. E GLIEL’HANNO FATTA PERDERE! AVEVA AVUTO RASSICURAZIONI E AVEVA RASSICURATO TUTTI CHE GLI EX SPORTELLISTI AVREBBERO RIPRESO SERVIZIO. INVECE LI STANNO MANDANDO AL MASSACRO SOCIALE!

Dietrofront: il bando pubblico per mille e 753 operatori ex ‘Spartacus’ non si pubblica ed il Governo regionale sconfessa se stesso. Non è una frase di circostanza, ma la risultante di quanto accaduto nei giorni scorsi nella filiera dei Servizi formativi. I lavoratori, allora, hanno perso la pazienza e da ieri hanno ripreso a protestare per strada. Le assicurazioni ricevute nei vari incontri e tavole rotonde non sono servite a nulla. Così come a poco sono servite le belle parole pronunciate dall’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, e dalla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Lavoro, in più di una audizione presso la commissione Cultura e Lavoro all’Ars.

(sopra, l’onorevole Marcello Greco)

Sono in mille e 753 ad attendere di riprendere a lavorare al Ciapi di Priolo per proseguire l’attività di orientamento a supporto delle politiche attive del lavoro erogate dalla Regione siciliana a valere sul piano della ‘Garanzia giovani’.

Eppure stato il presidente della Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, Marcello Greco, parlamentare dei Democratici riformisti per la Sicilia (Drs) ad annunciare agli interessati, attraverso la pagina di un social network che il bando sarebbe stato pubblicato lo scorso 11 luglio. Non un qualsiasi deputato, ma il vertice della Commissione parlamentare di sala d’Ercole che si esprime in materia di lavoro e formazione professionale. Un presidente che fino ad oggi ha garantito la maggioranza in Commissione, acconsentendo al passaggio di ogni parere, norma ed altro che volesse il Governo Crocetta. E questo è il risultato.

Per il presidente Greco è una ‘malafiura’ eclatante nei confronti dei lavoratori e dell’opinione pubblica che etichetta lo stesso numero uno della Commissione parlamentare come poco credibile (e poco votabile…), capro espiatorio di un perverso sistema che ha solamente garantito a parole e non a fatti.

Dopo l’esperienza di sei mesi preso il Ciapi con il progetto ‘Spartacus’, iniziato il 22 ottobre 2013 e concluso il 22 aprile 2014, i lavoratori avrebbero dovuto, stante alle parole della dottoressa Corsello, proseguire senza interruzioni l’attività. Ed invece è accaduto il contrario. I lavoratori sono stati sospesi e non sono più rientrati al lavoro. Sono trascorsi quasi tre mesi e non c’è verso di iniziare un percorso che, per i tempi biblici dell’Amministrazione regionale, potrebbe vedere i mille e 753 operatori tornale a lavorare non prima del settembre prossimo. Un fallimento che avevamo, tra le critiche di larga parte degli ex sportellisti, annunciato dalle pagine di questo giornale e che con forza sottolineiamo, certi che i fatti, purtroppo, ci stanno dando ragione.

Infatti dei tempi e delle modalità annunciate dall’esecutivo regionale non c’è traccia. E quel che è peggio, i fatti raccontano del presidente della commissione Cultura e Lavoro all’Ars che, dopo aver incontrato i vertici del Governo e dell’Amministrazione regionale, incassando la data della pubblicazione del bando, si ritrova con un pugno di mosche in mano ed una scontata e già sottolineata ‘malafiura’.

Così facendo, il Governo regionale ha sconfessato anche un esponente della maggioranza dei partiti che supportano al Parlamento siciliano l’esecutivo del presidente Rosario Crocetta.

Dietrofront, quindi, dell’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno? Oppure un ripensamento del Ciapi di Priolo in ordine al numero dei lavoratori da assumere? Quali motivi hanno spinto l’Amministrazione regionale, governata dall’instancabile, dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo?

Altro che guardare al futuro con maggiore tranquillità come si era spinto, in buona fede, ad affermare il presidente Greco nel citato messaggio pubblicato sul social network.

Adesso la posizione di Marcello Greco si fa delicata dal punto di vista della credibilità. Fossimo in lui chiederemmo, senza minimi termini, il siluramento dell’assessore e del dirigente generale, ma non ne abbiamo il ruolo, fortunatamente per i lavoratori che invece attendono solamente di riprendere a lavorare e conoscere chi e come ottempererà alla copertura reddituale nei mesi di inattività.

Sulla vicenda abbiamo registrato la dichiarazione di Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Partito dei Siciliani e componente della commissione Cultura e Lavoro all’Ars.

“E’ increscioso quanto accaduto e non sono solidale con il collega Marcello Greco – afferma l’esponente autonomista – non si può prendere in giro una commissione parlamentare e tutti i componenti di maggioranza e di opposizione”.

“Quanto accaduto è grave e merita un chiarimento – aggiunge Lo Sciuto -. I lavoratori hanno diritto di conoscere la verità su quanto sta accadendo e chiedo al presidente Crocetta di assumere in prima persona la gestione della vicenda per dare un’accelerazione alla procedura e accorciare i tempi per il rientro al lavoro degli operatori ex Spartacus”.

Nota a margine

Dicono che domani l’onorevole Marcello Greco terrà una conferenza stampa per chiedere le dimissioni della dottoressa Anna Rosa Corsello e dell’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, un ex democristiano che è entrato in tempi brevissimi – e con ‘ottimi’ risultati – nel personaggio che è stato chiamato a ‘interpretare’ e, cioè, assumi impegni e futtutinni…

Sarà vero? O ci penserà Totò Cardinale, il ‘domatore’ dei deputati Drs dell’Ars, a far ‘ digerire’ la ‘malafiura’ al presidente della quinta Commissione di Sala d’Ercole?

 

Giuseppe Messina

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