Womad 07, le musiche dal mondo di Peter Gabriel

Continua il Womad 2007 al Teatro Antico di Taormina. È partito venerdì 13, infatti, il festival multietnico di World Music più popolare al mondo, organizzato da quel genio polistrumentista che è l’ex-Genesis Peter Gabriel (i suoi ex-compagni, nel frattempo, saranno a Roma per il concertone-reunion ai Fori imperiali). Il Womad (World of Music Arts and Dance) che compie, con l’edizione di questa estate, il quinto compleanno “taorminese” (decimo siciliano), presenta anche per questa tornata una rosa di artisti di grande interesse.

 

Venerdì, dunque, si è partiti con lo sperimentalismo piccante di Gilberto Gil, in Brasile, un’istituzione sia per una carriera folgorante a colpi di samba re-inventato e rifondato e di bossanova ipnotica, sia per la carica di Ministro della Cultura che copre dal 2003 per il governo Lula. Lo stesso giorno è stato sul palco anche il sicilianissimo Roy Paci accompagnato, come sempre, dal suo ensamble preferito: gli Aretruska. La “tromba impazzita” di Augusta, con sulle spalle (e sulle dita) ben venticinque

anni di carriera, ha proposto il repertorio a cavallo tra ska, jazz, volate strumentali ed intermezzi “chiacchierati” che il nostro pubblico conosce bene.

Sabato 14, invece, sarà la volta del synth pop della musicista anglo-indiana Sheila Chandra – artista capace di miscelare “pezzi’’ di tradizione musicale asiatica, con le forme e i linguaggi del pop occidentale – e dei ritmi ispanici “infuocati” di Vincente Amigo. Amigo è considerato una specie di ‘figlioccio’ del grande maestro Paco De Lucia, per come riesce a far vibrare le corde della sua chitarra-flamenco (ha vinto anche un Latin Grammy) e si ricorda inoltre per aver firmato la colonna sonora per il capolavoro di Pedro Almodovar “Hable con ella”. I palermitani Agricantus, che presentano il nuovissimo albo “Luna Khina”, chiudono la seconda giornata del Womad subito dopo la performance hip hop della Emile YX Jansen Breakdance Crew che farà da collante per tutte le tre giornate.

Il gran finale di domenica 15, infine, sarà riservato al ritmo nero degli africani Tinariwen e Manu di bango, ma soprattutto alla voce “paranormale” di Robert Plant. Lo storico singer dei “dirigibili dell’hard rock”, i Led Zeppelin, accompagnato dalla band “The Strange Sensation”, oggi si diletta col blues d’annata e con qualche sperimentazione di musica etnica nordafricana e indiana.

Link:

www.taormina-arte.com

Riccardo Marra

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