Wimbledon, tutto come previsto

di Roberto Salerno 

Wimbledon ha decretato i suoi semifinalisti, saranno Djokovic, Federer, Tsonga e Murray a cercare di portare a casa il prestigioso trofeo di Church Road. Vada come vada il vincitore non sarà un intruso, visto che stiamo parlando delle prime teste di serie del tabellone, con l’eccezione di Nadal.

Prima di occuparci delle semifinali vediamo cos’è successo ieri, in una giornata finalmente tranquilla e quasi per nulla tormentata dalla pioggia. Per gli inglesi la partita clou era quella tra la grande speranza locale, Andy Murray, e la versione minore di Nadal, David Ferrer.

Lo scozzese ha messo in mostra vizi e virtù solite, è riuscito a rimanere molto attento nei momenti determinanti e ha l’attenuante che Ferrer non è Cilic. Ma Murray ha rischiato grosso, quando sul 4 pari del secondo set ha subito il break che ha permesso a Ferrer di servire per portarsi avanti due set a zero. Forse è qui che lo spagnolo ha perso il match. Subito controbrekkato è riuscito ad issarsi al tiebreak, ma da qui in poi Murray se non è stato ingiocabile poco ci è mancato.

Tre aces nel tiebreak e un terzo set quasi perfetto. Per quanto Ferrer sia stato bravo a rimane attaccato al match, la partita sembrava segnata e neanche la mezzoretta di interruzione sul 5 pari ha distratto Murray che ha giocato un altro gran tiebreak e si è assicurato la semifinale.

C’era qualche curiosità per vedere all’opera Federer, o meglio la sua schiena. Infortunatosi a metà del primo set dell’incontro con Malisse, quel fenomeno svizzero ha portato a casa una partita giocando praticamente da fermo, di solo braccio. Per riuscire in una simile impresa ci vuole un po’ di collaborazione dell’avversario, gentilmente offerta dal belga. Ma un giocatore meno generoso poteva approfittare degli evidenti problemi deambulatori di Federer.

Ma ieri lo svizzero sembrava stare meglio. In leggera difficoltà sugli spostamenti alla sua destra, ancora cauto al servizio – ma meno di lunedì scorso: ha servito in media 10 kmh più veloce – il resto è stato più che sufficiente contro Youzhny che non sembrava il fulmine di guerra capace di raggiungere le semifinali a New York due anni fa.

Djokovic continua a volteggiare felice sul torneo. Il problema è che non è chiaro se siano le sue condizioni di forma ad aiutarlo o il tabellone straordinariamente agevole trovato fin qui, se è vero che il giocatore più alto in classifica che si è trovato di fronte è il numero 29 Mayer, uno che su questi campi ci sa anche fare ma che è troppo leggero per dar fastidio al serbo.

Djokovic si trova così ad affrontare il primo impegno serio in semifinale, senza essere “allenato” alle possibili difficoltà di un incontro così complesso. Se ci mettiamo che la sua attitudine all’erba è ancora da rifinire – anche se può sembrare paradossale per uno che questo torneo l’ha già vinto – l’incontro con chi qui si trova come a casa sua, promette di essere molto complicato. Come se non bastasse per Federer sembra essere una delle ultime occasioni per pareggiare i 7 Wimbledon di Sampras e di tornare numero uno al mondo.

Davvero molta carne al fuoco. Dall’altra parte sarà Tsonga a cercare di impedire a Murray l’ingresso in finale. Il francese è riuscito a confermare il gran risultato dell’anno scorso, quando era riuscito nella clamorosa impresa di recuperare da due set sotto contro Federer, stavolta con meno patemi.

Non che sia stato un incontro semplice quello con Kohlschriber. Il tedesco è stato molto più solido del suo connazionale Mayer e ha sfoderato una gran prestazione al servizio. Sono serviti due tiebreak a Tsonga per spegnere le illusioni del tedesco, un po’ avvilito nel quarto. Adesso il francese avrà la possibilità di tornare in finale in un torneo dello slam quattro anni dopo Melbourne e per la prima volta a Wimbledon: saranno d’accordo Murray e tutto il pubblico inglese?

Oggi le semifinali femminili Kerber-Radwanska e Williams-Azarenka, promettono equilibrio

Wimbledon quarti di finale s.m. Djokovic b. Mayer 6/4 6/1 6/4; Federer b.

Youzhny 6/1 6/2 6/2; Murray b. Ferrer 6/7 (5) 7/6 (6) 6/4 7/6 (4); Tsonga b.

Kohlschriber 7/6 (5) 4/6 7/6 (3) 6/2

Foto di prima pagina tratta da livejournal.it

 

Roberto Salerno

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