Non solo movida il prossimo weekend nel centro storico di Palermo: tra piazza San Francesco d’Assisi e piazza Cassa di Risparmio, sabato 18 marzo saranno inaugurate due mostre, presso la Rizzuto Gallery e la Giuseppe Veniero Project.
Si comincia alle ore 18 con Quantum leap, collettiva che celebra l’apertura della nuova sede della Rizzuto Gallery in via Maletto, con testo critico di Tiziana Pantaleo. Un momento importante per l’attività della galleria, che da una location decentrata si sposta verso il cuore storico e culturale della città: «questo cambiamento – spiega il direttore della galleria Giovanni Rizzuto – ha una grande importanza per noi, per il nostro lavoro e per il rapporto con la nostra amata città. Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, ereditato dal nostro territorio è un bene comune di cui tutti siamo responsabili. Crediamo nella cultura come motore economico e sociale, e siamo convinti che il respiro internazionale dell’arte contemporanea sia un magnifico strumento per contribuire al rinnovamento, alla valorizzazione e alla promozione di una grande città quale è Palermo».
In mostra le opere di Giuseppe Adamo, Antonio Catelani, Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Jàchym Fleig, Katharina Maderthaner, Turi Rapisarda e Rainer Splitt, artisti che dal 2013 rappresentano la galleria e che adesso sono simbolicamente coinvolti in questo salto quantico. La collettiva resterà aperta fino al 22 aprile, visitabile da martedì a sabato, dalle ore 16 alle 20.
La serata all’insegna dell’arte continua alla Giuseppe Veniero Project dove, alle ore 19, si inaugura The secret of life, la personale dell’artista pugliese Pierdonato Taccogna, a cura di Giuseppe Carli. Otto oli su tela juta, sedici disegni su carta a biro e a grafite rappresentano la luce così come è stata vista dall’artista durante lo stato di coma che ha segnato la sua vita. Bagliori, evanescenze, buchi neri e particelle fluttuanti, nelle opere di Taccogna si condensano la rappresentazione del cosmo – così come la conosciamo attraverso le fotografie spaziali – e il suo universo interiore. «L’espressione di luce dell’artista – commenta il curatore Giuseppe Carli – non è a imitazione della realtà come noi la conosciamo e con la quale i grandi artisti del passato si sono confrontati, ma dipinge una sorta di luce eterea fatta di particelle che compongono e scompongono la forma. Non una luce naturale, ma dell’anima». La mostra resterà visitabile fino al 16 aprile, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 13 e dalle 16 alle 20.
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