Se non è una resa poco ci manca. Fa discutere l’appello di Igor Gelarda, segretario provinciale del sindacato di polizia Consap che, dopo l’episodio di cronaca della ragazza colpita con una testata a Mondello da un giovane che l’aveva scambiata per l’ex, ieri ha scritto «ai giovani palermitani. Consigliamo – sostiene il poliziotto – di limitare le uscite, specialmente la sera, perché Palermo è una città pericolosa e violenta. Anche portare a passeggio il proprio cane può diventare pericoloso». Il riferimento è soprattutto per la Vucciria, dove la stessa nota della polizia ricorda che «ha un presidio costante e anche abbastanza nutrito a piazza San Domenico, la sera e la notte. Presidio che, evidentemente, non sortisce alcun effetto deterrente, dato che i fatti criminosi e di violenza continuano proprio a due passi dai poliziotti»
Non è la prima volta che Gelarda prende posizione sul tema della sicurezza. Tramite più comunicati inoltrati alla stampa la narrazione offerta dal dirigente Consap è fatta di furti, reati, allarmi. «Più che il percorso dell’Unesco si dovrebbe fare il percorso della paura» fu ad esempio il commento di Gelarda all’indomani dell’inaugurazione dell’itinerario arabo normanno. Ma Palermo è davvero una città così violenta e invivibile? Raggiunto al telefono da Meridionews, il poliziotto difende le proprie posizioni. «Sa quante denunce riceviamo ogni lunedì, tra scippi e legnate? Il tasso di delinquenza è in aumento, ci sono anche note interne della polizia. Ci vorrebbe una revisione delle leggi penali e un potenziamento delle forze dell’ordine, invece le volanti in città sono state dimezzate».
Gelarda è in ogni caso anche un potenziale candidato a Cinque Stelle per le elezioni amministrative del 2017, tra le 122 persone che ancora attendono il vaglio del Movimento di Beppe Grillo dopo il caso delle firme false. La sua è dunque anche una proposta politica? «La mia è solo una proposta politica – ribadisce il poliziotto. Mentre Orlando vive nella casa di Hello Kitty, a Palermo manca una vera cultura della legalità. È lo Stato che deve difendere i cittadini, se no ciascuno crede che si dovrà armare per difendersi». Proprio in merito alla vicenda tutta palermitana del M5s, che da giorni è al centro delle cronache politiche, Gelarda dà prima una valutazione generale per poi sposare la linea dell’ex comico genovese.
«Da un punto di vista penale le firme ricopiate non rientrano tra i reati più gravi, ma va comunque punito – dice il poliziotto. Come M5s noi predichiamo purezza, ma non certo la perfezione che ce l’aveva solo Gesù ed è stato crocifisso. Voglio dire che è il sistema che deve essere sano, il singolo errore è umano. Se la linea è che non si deve arrivare alla condanna definitiva, allora si auto-sospendano tutti: coloro che sono stati raggiunti dagli avvisi di garanzia, certo, ma anche quelli coinvolti e che sapevano e non hanno agito. Sarebbe un segnale forte per il Movimento che trova in sé gli anticorpi». Rimane un’altra questione: sospensione solamente dal Movimento o anche dalla carica politica? Gelarda qui lascia aperta la porta alla «coscienza di ciascuno».
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