Vincere e tifare per il Catania. Sono chiarissime le parole che contraddistinguono la mission del Palermo nella volata a tre in chiave playoff con Foggia e Teramo. Si deciderà tutto questa sera (ore 20,30) nell’ultima giornata della regular season del girone C del campionato di serie C. In palio c’è il settimo posto che garantirebbe un vantaggio importante (partita in casa e due risultati su tre a disposizione) nello spareggio contro l’ottava classificata. Foggia e Palermo a quota 50 punti, Teramo 49. I rosanero, attualmente ottavi e impegnati oggi sul campo della Virtus Francavilla, per piazzarsi al settimo posto devono vincere e sperare contemporaneamente che il Foggia (che è in vantaggio in virtù dei risultati maturati negli scontri diretti) non vinca in casa contro il Catania. Potrebbe andare bene anche un pareggio ma in questo caso il Foggia deve perdere e nello stesso tempo il Teramo (che come i rossoneri è in vantaggio sul Palermo nell’ambito degli scontri diretti) non deve imporsi tra le mura amiche contro la Viterbese. A novanta minuti dal termine della stagione regolare la situazione nella parte bassa della griglia dei playoff è piuttosto liquida: nella volata a tre Foggia-Palermo-Teramo è ancora tutto aperto e gli scenari, anche un passaggio dal settimo al nono posto (con una particolare combinazione di risultati, se il Palermo arriva nono potrebbe affrontare ai playoff il Catania), possono cambiare in un istante.
A prescindere dai risultati delle dirette concorrenti, in ogni caso, è chiaro che la compagine di Filippi dovrà concentrarsi innanzitutto sul proprio impegno. La sfida contro la Virtus Francavilla è certamente abbordabile contro una squadra che a quota 38 non dovrebbe chiedere più nulla al campionato ma nasconde delle insidie riconducibili ad esempio alla spensieratezza di un avversario che contrariamente ai rosa scenderà in campo senza la pressione esercitata dall’importanza della posta in palio o alla inaffidabilità del Palermo (in un’intervista ai microfoni di Trm nella quale ha preannunciato delle possibili novità sul fronte societario nel giro di due mesi, l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola ha definito imprevedibile la formazione siciliana), leitmotiv di una stagione al di sotto delle aspettative e vissuta in mezzo a troppi alti e bassi. Da non sottovalutare, inoltre, il tabù Puglia e le indicazioni negative della cabala sulla base di uno score di tre sconfitte e un pareggio (dal sapore di beffa a Bari) nelle gare in trasferta in questo campionato contro le squadre pugliesi.
Tra le incognite del match sul fronte rosanero c’è anche l’emergenza con cui dovrà fare i conti Filippi per la seconda gara consecutiva. Venerdì (poco dopo le ore 14) dallo stadio e con un sottofondo di cori intonati da un gruppo di ultras della Curva Nord Superiore (Fino alla fine solo vittorie uno dei più ricorrenti e, a proposito delle prime strofe, nei giorni scorsi il collettivo della Nord Inferiore ha esposto alcuni striscioni – Fino alla fine non è solo una frase ma uno stile di vita. Vincere, Fino alla fine, Fino alla fine continuate a lottare per il bene della nostra città – ‘sfruttando’ la recinzione esterna e interna del Barbera e anche una fermata dell’autobus nei pressi dello Stadio delle Palme), per la trasferta in terra pugliese intervallata da una sosta intermedia in Calabria sono partiti in pullman diciassette giocatori. Facendo un confronto con la lista degli indisponibili della scorsa settimana, alla quale si sono aggiunti i centrocampisti Odjer (fastidio all’adduttore avvertito mercoledì in allenamento) e Martin (dissenteria), hanno recuperato solo il secondo portiere Fallani, per il quale si intravede qualche spiraglio questa sera dato che Pelagotti è a rischio squalifica in quanto diffidato al pari di Lancini e Santana, e l’attaccante Saraniti. Ancora indisponibili il difensore Peretti, che all’inizio della settimana sembrava essere rientrato tra gli effettivi, e il bomber Lucca («Non penso al futuro, voglio solo dare il massimo per aiutare i miei compagni» – ha dichiarato alla trasmissione Siamo Aquile il centravanti classe 2000 accostato di recente a diversi club, anche di A, in chiave mercato) che, pur avendo ripreso contatto con il pallone ed essendo avviato gradualmente verso il recupero in seguito all’infortunio al ginocchio sinistro rimediato lo scorso 7 aprile a Monopoli, è stato preservato in vista dei playoff.
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