La guardia di finanza di Ragusa, stamani, ha sequestrato a Vittoria un’impresa impegnata nel settore del trattamento della plastica. L’accusa per l’azienda, sita in contrada Mazara, è di reati ambientali. A essere posta sotto sequestro – su provvedimento del giudice per le indagini preliminari Claudio Maggioni – è un’area di circa 40mila metri quadrati, dove venivano stoccati in maniera incontrollata rifiuti speciali e fanghi e veniva smaltita la plastica proveniente dalle serre dell’hinterland.
Altri sequestri hanno riguardato una cava abbandonata a Marina di Acate – circa 20mila metri quadrati – anch’essa usata illecitamente per lo smaltimento di rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione della plastica e tre semirimorchi contenenti rifiuti, nonché la documentazione riguardante lo smaltimento dei fanghi. In seguito al sequestro il rappresentante legale della società è stato denunciato.
A fine febbraio, l’azienda aveva già subito un provvedimento di sequestro probatorio a cui era seguito, per disposizione del Tribunale del Riesame, il dissequestro fondato «sulla apparente qualificazione come sottoprodotto e non come rifiuto» del materiale derivante dalle procedure di lavaggio del polietilene. Tuttavia, ulteriori indagini delle fiamme gialle – in collaborazione con Arpa Sicilia – hanno portato al nuovo sequestro.
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