In un periodo di per sé complicato, in casa Catania piove sul bagnato. La notizia di ieri, infatti, è che Davis Curiale ha riportato una distrazione del legamento crociato posteriore del ginocchio destro: l’infortunio lo terrà fuori almeno un mese e rappresenta una grossa tegola per l’allenatore Cristiano Lucarelli. Al momento, infatti, il numero 11 etneo rappresentava l’unica prima punta di ruolo in rosa, dopo il passaggio al Catanzaro di Matteo Di Piazza. C’è ancora qualche giorno per turare la falla in attacco: Andrea Saraniti, punta palermitana classe 1988 di proprietà del Lecce (in prestito al Vicenza), sembra essere il nome giusto. Non è mai facile però concludere affari nella situazione di emergenza finanziaria in cui versa la società di via Magenta.
Veniamo alle note positive: c’è infatti da registrare la presenza di Francesco Salandria tra i venti convocati di mister Lucarelli per la doppia trasferta di Viterbo (oggi alle 15) e Terni (mercoledì 29). Il ventiquattrenne centrocampista ex Reggina, acquisito a titolo definitivo con un contratto fino al 2021, è un arrivo congeniale al modulo 4-2-3-1: mediano dai piedi buoni, rappresenta una tipologia di giocatore che al momento mancava al reparto centrale degli etnei. Un calciatore in grado di abbinare qualità a quantità: arrivo preziosissimo, in un momento della stagione in cui bisogna serrare i ranghi, allontanare le problematiche extra-calcistiche e prendere il massimo da questa stagione martoriata.
Il doppio impegno in centro Italia comincia oggi pomeriggio, come già detto, allo Stadio Enrico Rocchi: avversario del turno numero 23 sarà una Viterbese il cui cammino somiglia molto a quello finora intrapreso dal Catania. I gialloblu laziali hanno quattro lunghezze in meno rispetto ai rossazzurri: l’elemento che deve allarmare capitan Biagianti e compagni, però, è rappresentato dal trend delle gare casalinghe. Gli uomini di Antonio Calabro, infatti, hanno conquistato tra le mura amiche ben venti dei ventinove punti complessivi, oltre a essere in serie utile da quattro partite (due vittorie e altrettanti pareggi). I rossazzurri affronteranno dunque una squadra in salute, pronta a dar battaglia per contendere proprio agli etnei un posto nei prossimi playoff.
Lucarelli non dovrebbe discostarsi dall’ormai classico 4-2-3-1, nonostante il 3-5-2 adottato nella ripresa contro l’Avellino abbia portato a buoni frutti. In assenza di Curiale, l’idea può essere quella di affidarsi a Maks Barisic come falso nueve. Emergenza al centro della difesa: Andrea Esposito e Tommaso Silvestri sono squalificati. Dovrebbe essere Giovanni Marchese a sacrificarsi in mezzo: a centrocampo potrebbe scoccare l’ora di Bruno Vicente, con l’obiettivo di far rifiatare uno tra Giuseppe Rizzo e Marco Biagianti. La speranza è quella di sfatare una vera e propria maledizione: il Catania, infatti, non ha mai espugnato il Rocchi, pareggiando in due occasioni e perdendo quattro volte. Tre dei quattro ko, fra l’altro, sono costati il posto agli allenatori Andrea Sottil (2019), Ivo Iaconi (2001) e Lamberto Leonardi (1995). Consoliamoci: comunque vada a finire, Lucarelli rimarrà saldo al suo posto.
Probabili formazioni:
Viterbese (3-4-1-2): Pini; Baschirotto, Besea, De Giorgi; Errico, Bensaja, Sibilia, Bianchi; Molinaro; Tounkara, Bunino. All: Calabro
Catania (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Mbende, Marchese, Pinto; Rizzo (Vicente), Biagianti; Biondi, Curcio, Di Molfetta; Barisic. All: Lucarelli
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