«Solo il 15 per cento dei sintomatici manifesta una patologia di carattere neurologico. Stiamo parlando di una malattia che appartiene principalmente al mondo animale. Gli esseri umani possono essere contagiati occasionalmente». Il West Nile, anche detto virus delle zanzare o febbre del Nilo, ha registrato una vittima in Sicilia, si tratta di un 73enne residente a Marsala che è deceduto lo scorso due ottobre all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani dopo due mesi di degenza. Gli esperti invitano a non creare allarmismi, Fabrizio Pulvirenti, infettivologo intervenuto a FantaMagazine, trasmissione di Radio Fantastca, ha fatto il punto sulla diffusione della malattia e sui possibili rischi, che per gli esseri umani sarebbero minimi. «Il West Nile – precisa Pulvirenti – non riguarda principalmente l’uomo, ma appartiene al mondo equino dopo essere stato a sua volta trasportato dagli uccelli che si contagiano in altri continenti».
La catena del contagio dalle nostre parti coinvolge le zanzare che, pungendo gli uccelli, diffondono il virus facendolo arrivare fino ai cavalli, per i quali ha un’alta letalità. «Non si trasmette da essere umano a essere umano o da cavallo a essere umano – osserva ancora Pulvirenti – Inoltre, non tutti gli ospiti della malattia sono idonei a far raggiungere una quantità tale di virus da poter essere trasmessa a un altro ospite». I vettori per gli esseri umani possono essere, dunque, esclusivamente le zanzare, ma solo raramente la malattia può attecchire. In caso di infezione «soltanto intorno a una percentuale che va dal 12 al 15 pe cento dei soggetti sintomatici possono presentarsi sintomi al sistema neurologico tali da poter orientare il medico alla diagnosi». La maggior parte dei contagiati è asintomatico e in un caso su 150 non ci sono soluzioni.
«La malattia non ha un quadro clinico specifico – prosegue l’esperto – Nei casi più gravi riguarda l’aspetto neurologico, con fastidio alla luce, mal di testa, dolori muscolari e tremori. Se si dovessero presentare dei sintomi, rivolgersi a un Pronto soccorso con Malattie infettive». Come difendersi dal virus? «Ci si deve proteggere dalle zanzare – conclude Pulvirenti – con i metodi e strumenti che già abbiamo a disposizione, come zanzariere o repellenti». Nel frattempo l’Asp di Trapani ha disposto controlli sugli allevamenti che si trovano nei paraggi dall’abitazione dell’uomo, in contrada Cutusio, a Marsala. Sono risultati positivi al virus due cavalli e un cane. C’è un altro caso sospetto su un cavallo ad Alcamo, sempre nel Trapanese.
Guarda il video dell’intervista andata in onda su Radio Fantastica:
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