Prosegue l’impegno del Comune di Pantelleria nella sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne. Dopo la videoconferenza dell’anno passato, in occasione della Giornata internazionale, da ieri e fino all’8 marzo diverse iniziative arricchiranno il progetto Donna: una strada in salita 2021. Il programma nasce dalla collaborazione tra l’ente locale e Punto a Cao Aps, l’Arma dei carabinieri, l‘Istituto omnicomprensivo Almanza di Pantelleria, della consigliera di parità della Regione Siciliana e dei media partner.
Al centro del progetto ci saranno le donne e le azioni di supporto messe in campo dalle istituzioni sull’isola del Trapanese, con la collaborazione dell’ufficio Servizi sociali, della locale stazione dei carabinieri e dello sportello antiviolenza del tribunale di Marsala. A prendere la parola in occasione della prima videoconferenza sono stati l’assessora Politiche Sociali e Culturali Francesca Marrucci; Giacomo Davide Bertolino, della Procura della Repubblica di Marsala; Rosalia Conti, dei Servizi Sociali del Comune di Pantelleria; Fabrizio Guercio, giudice della sezione penale del Tribunale di Marsala; Iliana Ciulla, presidente associazione Le Onde, che si occupa delle donne che hanno deciso di denunciare i propri aguzzini; Anna Amoroso, del Centro di ascolto e cura uomini maltrattanti di Bagheria; Valentina Belvisi, pantesca, figlia di una vittima di femminicidio, ed Erik Vallini, presidente del Consiglio comunale.
«Anche quest’anno ci sarà la partecipazione degli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo Almanza di Pantelleria e del Comitato Studentesco che con la professoressa Simona Scialanga e la professoressa Caterina Lionti hanno discusso in classe dell’argomento e hanno prodotto un video che sarà presentato durante la diretta – dichiara l’assessessora Francesca Marcucci -. Inoltre, anche recependo gli input ed i suggerimenti venuti dagli spettatori dello scorso anno, introdurremo due realtà legate al problema della violenza contro le donne di cui si parla poco e niente». Il riferimento va al centro d’ascolto per uomini maltrattanti di Bagheria, l’unico presente nell’isola. «La società continua a preoccuparsi solo delle conseguenze, cioè delle donne maltrattate e uccise, ma non si impegna seriamente sulle cause, cioè i comportamenti degli uomini», continua Marcucci. Importante anche il contributo di Valentina Belvisi, testimone diretta delle conseguenze arrecate ai figli delle donne uccise. La copertina iniziale della videoconferenza è stata realizzata da Cinzia Bochicchio, con un monologo da Tu che nella notte nera, di Katia Regina e regia di Tommaso Rallo.
La videoconferenza, oltre che sulla pagina Facebook e il canale Youtube dell’ente locale, sarà trasmessa anche dai media partner, tra cui Sestarete, l’emittente televisiva del gruppo Rmb (canale 215 digitale terrestre).
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