Ufficialmente club per scambisti, realmente case di prostituzione. E’ con questa accusa che la polizia, su delega della procura di Catania, ha sequestrato due attività – a
Viagrande e Pedara – ed eseguito misura cautelare con obbligo di firma per cinque persone, tra cui due pregiudicati, accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione.
Le indagini svolte dalla squadra mobile
tra aprile e dicembre del 2012 hanno fatto emergere la reale situazione dei club Il Giardino di Giulia a Viagrande e il Pantheon a Pedara. I responsabili ufficialmente si presentavano come promotori di serate ricreative per coppie libere, ma in realtà avrebbero sfruttato non solo le singole prostitute ma le loro stesse compagne decidendo il tipo di serata da organizzare, le finte coppie da reclutare, a chi proporre di prostituirsi e il trattamento economico da riservare ai singoli clienti.
Entrambi i club erano registrati come associazioni senza scopo di lucro il cui fine era favorire il libero amore e lo scambio di coppie. La polizia ha accertato invece un ricco business: i nuovi iscritti pagavano un costo per l’iscrizione annua. A questo si aggiungeva un altro pagamento, per ogni ingresso. Costava di meno se si entrava in coppia, di più se entravano solo uomini singoli. In quest’ultimo caso il prezzo oscillava tra 130 e 150 euro. All’interno del club gli investigatori hanno verificato la presenza di prostitute ma anche di coppie immagine, coniugi apparentemente scambisti ma che in realtà camuffavano la prostituzione della donna.
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