Il dramma dei depuratori in Sicilia – un Comune su cinque ne è completamente sprovvisto e quelli esistenti riescono a sostenere solo il 54 per cento delle acque reflue prodotte sull’isola – ha un triplice effetto sui siciliani. Ci sono gli effetti a medio termine, sulla salute e sulle tasche. Dal 1 giugno su tutti i cittadini residenti nei Comuni oggetto di infrazione europea – cioè quelli che non hanno un sistema fognario e di depurazione adeguato – pende una multa di 21 milioni più 116mila euro al giorno fino a quando la situazione non tornerà nella norma. Dopo anni di immobilismo, progettazioni e lavori sono in fase di aggiudicazione, ma gli uffici del commissario unico per la depurazione stimano che tutto si completerà entro la fine del 2022.
E poi c’è un effetto immediato. È fatto di odori nauseabondi, colori che variano dal verdastro al marrone, schiume che galleggiano sull’acqua. Per vederlo basta fare un tour nei litorali dove si riversano i canali di scolo e i fiumi. Ma non solo. Perché a furia di buttare in mare reflui non depurati, anche le acque a largo, in alcuni casi, registrano tassi di inquinamento tali e quali a quelli sotto costa. Lo ha certificato, ad esempio, l’Arpa ad Agrigento, nel tratto di mare di San Leone, prospiciente le foci dei fiumi Naro e Akragas. Ecco il tour di MeridioNews tra gli effetti di uno dei problemi più rilevanti della Sicilia.
Operazione di controllo alla Pescheria di Catania. Venti persone tra carabinieri, agenti di polizia locale…
Marito e moglie trovati morti in casa. È successo a Palermo, in un appartamento di…
Un'abitazione fatiscente ma circondata da impianti di videosorveglianza e filo spinato per essere trasformata in…
Si spacciano per avvocato e carabiniere e, parlando di incidenti stradali o multe non pagate…
Nove colpi di pistola sono stati esplosi contro un edificio in via De Gobbis nel…
Tre giovani di Partinico (nel Palermitano) sono stati denunciati per l'incendio di un'auto ad Alcamo,…