Catania non finirà mai di stupirmi!
Ieri sera mi trovavo in via Ventimiglia dove, seduto nella mia auto parcheggiata, stavo aspettando che arrivasse un amico. Nell’attesa, mi godevo musica e aria condizionata in tranquillità, finché non comincio a sentire il rumore di un motorino che, sfrecciando, si avvicina al lato guida della mia macchina.
Il motorino mi si accosta accanto. Alla guida c’era un ragazzo sulla ventina, il classico «faccia da taglio», di quelli che non ti puoi sbagliare tanto lo danno a vedere. Senza smontare dalla sella, il tizio comincia a bussare insistentemente sul mio finestrino chiuso, invitandomi ad abbassarlo. Per togliermelo di torno, un po’ irritato e – ad essere sincero – anche spaventato, abbasso il vetro di qualche centimetro. Lì il «mammoriano» – perché questo era – mi guarda fisso ed esordisce con un «Ci su profumi arrubbati, deci euro. Ni voi?». La mia faccia interdetta deve averlo colto impreparato, perché, incredulo del mio mancato interesse per la merce che mi aveva proposto, mi incalza con un «Ni usi?». Io, non sapendo se ridere o incazzarmi, mi limito a rispondere con un secco «No!». Al mio rifiuto, lui, quasi incavolato, mi fissa per qualche secondo e poi scappa via sul motorino a tutta velocità per una delle stradine lì vicino. Sono rimasto senza parole.
Signori, benvenuti a Catania. In questa città può succedere davvero di tutto. Anche di imbattersi in tentativi di ricettazione di merce rubata in mezzo alla strada, quasi come se chi te la sta offrendo voglia farti un favore. Al di là della comicità del momento – che raccontato così può anche far ridere – io sono davvero rimasto sconcertato. E preoccupato. Un episodio del genere non mi era mai successo in vita mia, così, in una strada del centro, illuminata e con gente che passa. Ma dove sono i controlli? E la sicurezza per i cittadini? Non mi stupisco poi se tra le strade di Catania l’illegalità regna sovrana. Roba da matti!
Un catanese allibito
[Foto di Tamurello]
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