Via S. G. La Rena, pattumiera a cielo aperto Il Comune: «Colpa degli abitanti incivili»

Buste di immondizia sui cigli della strada. Vecchi frigoriferi, lavatrici arrugginite e materassi dismessi a fare da guard rail. Così appare via San Giuseppe La Rena, nel tratto denominato Strada provinciale 53 che collega il quartiere omonimo con i lidi playa del viale Kennedy. Il problema è noto alla Provincia di Catania a cui appartiene la strada e al Comune etneo al quale appartengono i rifiuti che in essa si trovano. E che assicura che «la pulizia avviene regolarmente».

«La strada è provinciale, certo, e come ogni anno a inizio della stagione balneare a giugno è stata ripulita dalle erbacce e i rifiuti ai bordi della strada prelevati con una ruspa. Poi più nulla», denuncia Marilisa Tornabene, che abita proprio in questa strada. La pulizia è durata poco più di una settimana, garantita anche «da una videocamera posizionata vicino al castello D’Urso Somma, che faceva da deterrente», aggiunge. Ma già da metà luglio la situazione era simile a quella odierna.

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«Gli abitanti si lamentano, ma dimenticano di dire che sono loro stessi a gettare i rifiuti per strada», afferma Annamaria Li Destri, a capo della direzione Ecologia e Ambiente del Comune. «Quello che facciamo è vano perché la cura della cosa pubblica, specialmente in zone come queste, non esiste», accusa la direttrice comunale. La colpa sarebbe quindi degli «abitanti incivili che trovano più comodo mettere l’immondizia in un sacchetto e depositarlo per strada». Cosa che capita anche per i rifiuti ingombranti. Per la Li Destri la lotta è impari: «Da un lato ci sono Comune e Provincia e dall’altro il cittadino». Accuse che a Marilisa sembrano però inverosimili.

«Ci sono poche famiglie che abitano in questa strada e tutte sono abituate alla mancanza di cassonetti nel corso dell’anno – afferma la giovane residente – Ed escludo che siano gli abitanti dei vicini villaggi di San Francesco La Rena, perché in quella zona ci sono sia i cassonetti che la raccolta differenziata». L’unica spiegazione plausibile al problema, secondo Marilisa, sono quindi le numerose auto di passaggio, che quotidianamente ritornano dai lidi del lungomare playa cariche di rifiuti.

Lungo tutto il tragitto del resto non c’è traccia di cassonetti. Una condizione che non giustifica l’inciviltà di chi lascia lì i propri rifiuti e di certo non agevola i residenti. «La strada è provinciale e non ci sono cassonetti perché il Comune non ha le risorse economiche che ci vorrebbero – dichiara la Li Destri – Quelle per sette metropoli, non per una».

Agata Pasqualino

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