Le associazioni di categoria dei commercianti, ascoltate ieri in Commissione Attività produttive, esprimono preoccupazione per la chiusura di via Ruggero Settimo. Tre componenti della VI commissione consiliare, Alessandro Anello, Igor Gelarda e Francesco Paolo Scarpinato affermano di aver pronto un documento per chiedere al sindaco la revoca dell’ordinanza. Il vicepresidente Anello ieri ha sostituito il presidente Ottavio Zacco, impegnato sul fronte dehors.
L’ordinanza, fortemente voluta dall’assessore Catania, prevede la chiusura della via dello shopping palermitano durante tutto il periodo natalizio. Davanti alla sesta commissione, riferisce ancora Anello, c’erano Confcommercio, Federalberghi, Confimprese, Assoimprese, Confesercenti e Confartigianato. Le principali perplessità sarebbero legate al fatto che la decisione cade in un momento di mobilità complesso, soprattutto con la chiusura di via Emerico Amari. «Abbiamo deciso di presentare come commissione aggiungono Anello, Scarpinato e Gelarda un documento al sindaco in cui chiediamo la sospensione immediata di questa ordinanza ed un confronto serrato e approfondito con le associazioni di categoria. A questo punto, concludono i tre, non si capisce chi voglia la chiusura di via Ruggero Settimo, visto che i residenti sono contrari, I commercianti pure e ovviamente tutti i cittadini, vittime di un traffico che con questa ordinanza aumenterebbe notevolmente». Anche se Zacco ieri non era presente conosce bene la preoccupazione delle associazioni di categoria, ma non pensa che questo basti a far revocare l’ordinanza: «Secondo me non la ritireranno, se poi realmente si verificheranno grossi disagi dopo Natale dovranno prendere provvedimenti», afferma.
Ma non tutti i commercianti e i residenti del centro storico sono contrari: «Siamo preoccupati per l’entrata in vigore della Ztl notturna ma certamente non siamo contrari a via Ruggero Settimo pedonale, così i cittadini si abituano a camminare a piedi – spiega Gaetano Romeres, vicepresidente di Cassaro D’Amare – di recente abbiamo ottenuto la pedonalizzazione del Cassaro basso, anche se non si può negare che il provvedimento creerà disagi alla mobilità non indifferenti, bisognerebbe aumentare i mezzi pubblici. Noi apprezziamo il lavoro fatto dall’assessore e dal sindaco ma non si può costruire un grattacielo partendo dall’ultimo piano. Detto questo Cassaro D’Amare sarebbe d’accordo anche se chiudessero da piazza Croci a piazza Giulio Cesare, per noi tutto il centro di Palermo dovrebbe essere una grande isola pedonale».
E l’assessore alla Mobilità Giusto Catania dal canto suo ricorda come ieri notte Palermo sia stata travolta da una forte perturbazione e da violento temporale che ha prodotto molti danni alla città. «Da tempo ormai siamo dentro un paesaggio tropicale. Le politiche urbane devono essere adeguate alla grande sfida planetaria, perché dalle città può partire una nuova piattaforma ecologica per adattare le nostre comunità ai cambiamenti climatici, i cui effetti evidentemente sono disastrosi. Anche per questa ragione è necessario pianificare la de-cementificazione della città col nuovo Prg; limitare il traffico privato; migliorare la qualità all’aria aumentando le aree pedonali, le zone a traffico limitate e le piste ciclabili; investire sul trasporto pubblico di massa ecologico (tram); limitare la produzione di rifiuti col riuso e il riciclo; migliorare l’efficientamento energetico degli edifici; progettare una nuova piantumazione di alberi compatibili con l’assetto cittadino. Questo è il futuro».
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