«Era una baracca con il tetto crollato e al cui interno non c’era niente». Quella che da anni era solo una pericolosa casa abbandonata in via Rametta, adesso è un luogo di ritrovo: un centro di aggregazione giovanile, inaugurato con una festa. Il centro si chiama You and me ed è «a disposizione dei giovani fino ai 25 anni per svolgere all’interno attività varie, dallo studio alla musica», spiega Adriana Marino, una delle animatrici della struttura. E’ una operatrice della cooperativa Mosaico che gestisce lo spazio, un grande appartamento diviso su due livelli ristrutturato grazie a un progetto denominato Giovani, legalità, cittadinanza e partecipazione, che si svolge in contemporanea ad Agrigento, Trani, Lecce, Napoli, Salerno, Reggio Calabria e Catania.
Il budget totale era di tre milioni di euro per tutti i sette ambiti provinciali e proviene dai fondi Pon convergenza obiettivo sicurezza 2007-2013, fondi europei assegnati dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Duecentomila euro sono serviti per rimettere in sesto la struttura etnea, con la ristrutturazione completata solo ad agosto, a progetto già avviato. Nonostante il Comune di Catania, partner istituzionale, già nel 2010 ne annunciasse l’imminente apertura. «La struttura ci è stata consegnata in ritardo di alcuni mesi sull’avvio dell’iniziativa, che è inizialmente partita in un locale in via Manzoni destinato alle Politiche giovanili del Comune», spiega Marino.
All’interno della struttura si guardano video, si fanno corsi di recitazione, di fotografia, di arte (in collaborazione con il liceo artistico Emilio Greco) e anche di dizione. Tutti incentrati sul concetto di peer education: alcuni dei ragazzi che hanno frequentato il centro nei primi mesi, fanno oggi da tutor per gli altri, ricevendo anche un piccolo rimborso spese mensile. «Ma oltre alle attività quotidiane, qui c’è anche uno sportello della comunità di San Patrignano che si occupa di tossicodipendenze», spiega nel corso della festa inaugurale la responsabile del centro Valeria Grasso.
«Nonostante le attività siano partite da quasi un anno, questo momento è molto importante perché coinvolge per la prima volta le persone del quartiere», precisa Grasso. Dentro, per la festa, sono presenti una cinquantina di persone, che assistono alla performance di una giovane violinista, guardano i video di un gruppo teatrale e seguono l’esibizione hip-hop di un gruppo di ragazzi di origine mauriziana che abitano nella zona. «Veniamo qui di tanto in tanto, è una bella iniziativa», raccontano i giovani mentre provano il loro live all’esterno della struttura. «Ci sarà anche uno sportello di orientamento al lavoro, ogni mercoledì pomeriggio conclude Grasso Ma il centro è a disposizione per ospitare tutte le attività giovanili, dalle 15 alle 20, basta prenotarsi».
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