Via Maqueda, da Fiab ok alla nuova ordinanza  «Cambia poco, precedenza a pedoni è dovuta»

«Non è pensabile percorrere via Maqueda con la bici a trenta chilometri all’ora, quella è una strada promiscua, dove ci sono, cioè, sia ciclisti che pedoni. Non si può pensare di metterli sotto come birilli». Sono le parole di Chiara Minì, presidente del coordinamento Fiab-Palermo Ciclabile, che non è d’accordo con alcune prese di posizione critiche con l’ordinanza pubblicata in questi giorni dal Comune di Palermo. L’amministrazione ha reso esplicito il fatto che in quella strada i ciclisti dovranno dare la precedenza ai pedoni

Minì si è sempre spesa per la promozione dell’uso della bicicletta, un uso che deve essere corretto e consono alla strada che si sta percorrendo una pedalata dopo l’altra: «la pista ciclabile non è mai esistita se non tra le 7 e le 10 di mattina – spiega – cioè solo quando via Maqueda è carrabile, non quando è chiusa al traffico. Trovo inconcepibile – dice – che i ciclisti non si informino e siano completamente fuori dalle regole previste dal codice della strada. Ci sono bici che vanno controsenso quando la via è carrabile, questa cosa non è assolutamente accettabile. Quando poi la strada diventa promiscua, il ciclista non può andare oltre il limite di 10 chilometri orari». Una considerazione che tiene conto anche della natura della strada, ormai diventata il percorso principale delle passeggiate in centro storico di turisti e cittadini: «Quella strada non è per i ciclisti che utilizzano la bici per trasporto personale – argomenta Minì – Si tratta di una via commerciale e turistica. Può essere percorsa con la bici a determinate condizioni, posso utilizzarla per fare una passeggiata, ma a passo d’uomo. Io per prima, se devo raggiungere un posto, non percorro via Maqueda con la bicicletta – spiega – Quella è una strada pedonale che deve essere utilizzata come tale anche dalle bici. Non si può pensare una bicicletta che la percorre a 25 chilometri orari».

Biciclette sì, insomma, ma con criterio. E chi invece si trova in centro e vuole utilizzare le due ruote per gli spostamenti di ogni giorno, come andare a lavorare? Minì prova a lanciare una proposta (già fatta tempo fa, in verità, come spiega lei stessa): «Occorre un’alternativa, si potrebbe pensare a una pista ciclabile in via Roma, per esempio. Qui avrebbe senso – dice – visto che si tratta di una strada carrabile durante tutto l’arco della giornata. Certo, si potrebbe prendere in considerazione anche un’altra parallela di via Maqueda, anche se occorre tenere conto del fatto che l’asfalto in via Roma c’è e in altre vie no. In ogni caso dubito che la cosa si possa fare a breve – conclude – visto che è da tempo che riproponiamo fatto questa misura senza esito».

Manlio Melluso

Recent Posts

In cinquemila a Palermo contro il patriarcato e la violenza di genere: «Con noi anche i nomi di tutte le persone uccise»

Alla fine erano più o meno cinquemila le persone che si sono unite al corteo…

56 minuti ago

Messina, sequestrate due sale operatorie dell’ospedale Papardo per morti sospette

Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…

18 ore ago

Catania, scoperta sala giochi abusiva: sanzioni per 132mila euro

Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…

18 ore ago

Dalla rapina al revenge porn, 19 provvedimenti da parte della questora di Caltanissetta

Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…

19 ore ago

Cianciana, giudizio immediato per il 35enne che tentò di uccidere moglie e figli

Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…

22 ore ago

Ars, lo conferma anche la Cassazione: Giuseppe Bica resta deputato

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…

22 ore ago