Bagarre oggi in Consiglio comunale di Palermo durante la seduta dedicata all’approvazione dei debiti fuori bilancio. Se da un lato la maggioranza dimostra di avere i voti, ottenendo il via libera sui documenti contabili, dall’altra non sono mancati attacchi da parte dell’opposizione. Il M5s, infatti, ha abbandonato Sala delle Lapidi in segno di protesta durante i lavori e per un clima definito «surreale»: «Con un colpo di mano rispetto a quanto previsto nei lavori d’aula si volevano approvare i debiti fuori bilancio, senza avere prima permesso al nostro gruppo consiliare di avere copia delle relative proposte di deliberazione. E quindi senza darci la possibilità di individuare eventuali responsabilità dell’amministrazione».
Un comportamento subito stigmatizzato dalla maggioranza: per la presidente della commissione Bilancio, Barbara Evola (Sinistra Comune), con «il plateale gesto di uscire fuori dall’Aula il Movimento 5 stelle ha tentato di bloccare i lavori del Consiglio. Un atteggiamento che giudico pretesuoso, se motivato, come detto dal consigliere Forello, dalla mancata consegna dei documenti contenuti nella richiesta del 5 dicembre. La nota fa riferimento a ‘copie parziali della documentazione relativa a delibere fuori bilancio’: è una richiesta irricevibile, proprio per la sua indeterminatezza». Secondo Evola, tutti i documenti, anche quelli relativi alle delibere fuori bilancio, sono a disposizione dei consiglieri, che li consultano e ne fanno copia con sistematicità. «Il consigliere Forello avrebbe fatto meglio a dire con chiarezza che non voleva esprimere il voto sui debiti fuori bilancio. Capisco che possa essere imbarazzante, ma per il bene della Città si devono anche assumere certe responsabilità».
Ma ad alimentare i malumori, tra le file dell’opposizione, anche la recente vicenda giudiziari che ha investito il presidente del Consiglio Totò Orlando: «Per ribadire le condizioni di serenità per potere proseguire con l’attuale Presidente del Consiglio, invitiamo tutti i colleghi della maggioranza e minoranza ad un atto di responsabilità, a trarne le dovute conseguenze e chiedere le dimissioni di Orlando – proseguono i consiglieri del M5s – Oggi in consiglio è regnato caos e l’anarchia. Per la seconda volta consecutiva Totò Orlando risulta assente, presente, invece, una delle persone coinvolte nell’inchiesta come ‘accusatore’, il vice segretario, Di Peri».
A replicare al Movimento ci pensa il capogruppo del Pd Dario Chinnici per il quale ancora una volta si è assistito «all’irresponsabilità del Movimento 5 Stelle che ha abbandonato l’Aula sottraendosi sia al voto sia al confronto nel merito delle questioni. I 5stelle sostengono di aver abbandonato l’Aula perché non erano in possesso delle delibere. Ma queste sono soltanto scuse strumentali perché tutto ciò che è all’ordine del giorno in Consiglio è pubblico e consultabile. Anche un libero cittadino poteva accedere e leggere le delibere. Sul provvedimento la maggioranza si è mostrata unita e compatta assumendosi le responsabilità di fronte alla città».
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