Via i minori dalle case fatiscenti a Ballarò Il sindaco Orlando: «Loro tutela è priorità»

«La tutela dei bambini e delle bambine è l’obiettivo prioritario dell’amministrazione e si sposa quando possibile con i percorsi di inclusione e autonomia dei nuclei familiari, anche se a volte è purtroppo necessario adottare misure più complesse che possono includere l’allontanamento dei minori dall’ambiente familiare con provvedimenti che sono adottati dai competenti organi della giustizia minorile». A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo che sei bimbi che vivevano in via dei Biscottai, nel cuore del quartiere Ballarò, all’interno di immobili fatiscenti sono stati trasferiti insieme alle loro mamme in case famiglie.

Una decisione presa dopo la morte della piccola Jasmina, la neonata di due mesi trovata cadavere nella sua culla in un tugurio in via dei Biscottai. La Procura presso il Tribunale per i minorenni di Palermo insieme alle forze dell’ordine e alla polizia giudiziaria, insieme alla polizia municipale, è intervenuta per la tutela dei minori che ancora vivevano nel palazzo diroccato. Nei mesi scorsi i nuclei familiari erano stati già destinatari di alcuni interventi da parte dei servizi sociali del Comune.

«La collaborazione istituzionale, sempre ma soprattutto in contesti come questi nei quali è prioritaria la tutela delle persone fragili – dice ancora il sindaco -, è fondamentale e i rapporti tra Procura, Tribunale, Comune, Asp e forze dell’ordine sono alla base di ogni intervento. Anche per questo non possiamo che confermare il nostro apprezzamento per il lavoro sinergico svolto dalla Procura minorile e da tutti i suoi uffici».

Nello stesso quartiere, nelle prossime settimane prenderà il via un progetto, già programmato e finanziato nell’ambito del Piano infanzia e adolescenza. «Si tratta di un progetto realizzato di concerto con la I circoscrizione – spiega l’assessore comunale alla Famiglia, Giuseppe Mattina – che vede il coinvolgimento non solo di tutte le istituzioni che operano sul territorio, ma anche di diverse associazioni ed enti del privato sociale per un periodo di due anni». I dettagli del progetto saranno presentati nei prossimi giorni durante una conferenza stampa.

Redazione

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