Via dell’Esperanto, una discarica invade la carreggiata Dusty: «Effetto indiretto della rimozione dei cassonetti»

Un cumulo di rifiuti non differenziabili che invade tutta la carreggiata. La cartolina, non unica nel suo genere, ritrae stavolta via dell’Esperanto, la strada che congiunge via Carlo Forlanini a via Salvatore Citelli, a due passi dall’ospedale Ferrarotto, ieri mattina. Prima che la rimuovessero. «La rimozione era in programma a seguito del riscontro dell’accumulo spropositato di rifiuti abbandonati davanti ai cassonetti stradali», fa sapere Dusty, la ditta che si occupa del servizio di raccolta nel lotto Centro, a MeridioNews. La discarica, però, è solo uno degli ammassi di spazzatura sparsi per la città. Il cambio di rotta in tempi record paventato prima dall’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella e, adesso, dal subentrato Andrea Barresinon ci sarà. Dopo la pulizia straordinaria annunciata dall’ex assessore Cantarella, poco prima di rassegnare le dimissioni, per questioni di fair play politico, la situazione in città è rimasta sempre sull’orlo dell’emergenza.

I motivi sono tantiDalla riduzione dell’attività del Tmb di Sicula a Lentini fino alle lungaggini, burocratiche e non, per l’affidamento del servizio settennale nel lotto Centro. Andato deserto a margine di una querelle giudiziaria tra Dusty e il Comune sul bando di gara. La ditta presieduta da Rossella Pezzino De Geronimo, a inizio novembre ha ricevuto l’affidamento temporaneo per sei mesi, in una sorta di proroga sebbene con qualche piccola deviazione di percorso rispetto agli anni passati. Se sono rimaste inalterate due diverse modalità di raccolta dei rifiuti (porta a porta e di prossimità), qualcosa è cambiato invece nell’organizzazione dell’orario di lavoro per gli operatori ecologici e nella rimozione dei cassonetti

Dal turno notturno si è passati a due turni di ritiro: dalle 21.30 alle 4 (la zona verde in foto, ndr) e dalle 4 alle 10 (la zona rossa, ndr). Quest’ultimo, sebbene sia predisposto solo per una parte ridotta del lotto di competenza, complice il traffico veicolare, non agevolerebbe la celerità del servizio. Una scelta che ha suscitato non poche polemiche. Dietro, però, si celerebbero alcune frizioni tra la ditta di Pezzino e i sindacati che riguarderebbero «gli orari di lavoro e lo status contrattuale dei lavoratori», trapela dalle parti in gioco.  

La graduale eliminazione dei cassonetti, in una città che non spicca per civiltà, non facilita le cose. La raccolta differenziata – mai stata, a dire il vero, fiore all’occhiello di Palazzo degli elefanti -, stenta a decollare in tutti e tre i lotti, con discariche abusive disseminate per la città. Secondo la ricostruzione di Dusty si tratterebbe di circa 70 tonnellate di rifiuti al giorno. Prima si creavano in quantità inferiori in diverse zone della città, adesso sono circoscritte in meno aree. «È passato solo un mese – è la posizione di Dusty – in così poco tempo la città non può diventare virtuosa, ci vuole molto di più. La rimozione dei cassonetti, per favorire la differenziata, ha portato molti a spostarsi per lasciare i rifiuti lì dove sono rimasti». Nel frattempo, a cinque mesi dalla scadenza della proroga a Dusty, la nuova gara per affidare il lotto Centro è stata momentaneamente sospesa dal Tar a seguito dell’accoglimento del ricorso presentato da Progitec, altra ditta interessata all’appalto settennale da quasi 163 milioni di euro, che si occupa del servizio di raccolta in altri centri etnei

Gabriele Patti

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