Via D’Annunzio, furto con spaccata da Sozzi Aghina «Quando siamo arrivati la vetrina era tutta per terra»

La polizia scientifica sta effettuando i primi rilievi del caso mentre i titolari guardano ancora la vetrina finita in mille pezzi sul marciapiedi. Intorno alle tre di notte, infatti, il negozio di capi firmati per bambini da zero a 16 anni, Sozzi Aghina, in via Gabriele D’Annunzio 100, è stato oggetto di un furto con spaccata. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo materiale utile a chiarire la dinamica del colpo e a fornire maggiori dettagli. Il punto vendita è stato aperto a novembre del 2016 come outlet di quello centrale di via Umberto, quest’ultimo avviato nel 1940. «I ladri hanno portato via tutto quello che potevano raccattare prima che arrivassero i vigilantes privati», racconta il titolare. Il quale non è ancora in grado di quantificare il valore della merce rubata.

«Stavamo dormendo ma, dopo la chiamata dei vigilantes, ci siamo precipitati in negozio», spiega il commerciante. Lì l’immagine è di quelle che colpiscono. «Tre vetrate che compongono la vetrina erano per terra, in mille pezzi – racconta – Il danno economicamente maggiore è proprio quello». Secondo la ricostruzione del titolare di Sozzi Aghina cinque o sei persone a bordo di un’automobile avrebbero sfondato la vetrina e, una volta dentro, avrebbero portato via tutto quello che potevano prima dell’arrivo dei vigilante, allertati dal sistema di allarme che è scattato immediatamente. Il negozio non è dotato di un sistema di videosorveglianza

«Oggi, purtroppo, saremo obbligati a restare chiusi e a fare la conta dei danni. Se i vetrai dovessero riuscire a sistemare tutto, già domani potremmo riaprire», conclude l’imprenditore. Il caso di Sozzi Aghina si inserisce in una fitta scia di furti con spaccata che, nella giornata di mercoledì, hanno coinvolto due negozi della zona, ovvero Papini di corso Italia e il monomarca Jepssen, tra via Gabriello Carnazza e via Alberto Mario. In entrambi i casi, secondo la ricostruzione del titolare del primo negozio, ad agire sarebbero state cinque persone con il volto coperto. Queste, prima avrebbero distrutto la vetrina con un’automobile lanciata in retromarcia, e poi sarebbero entrati nella boutique

Cassandra Di Giacomo

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