«I cittadini hanno diritto alla verità. Io non posso intervenire su fatti che sono ancora oggetto di indagine, ma posso dire che il Ministero monitorerà gli esiti dei processi che si occupano di fare chiarezza su episodi gravi come la strage di via D’Amelio e che se verranno ravvisate lacune nell’azione giudiziaria, interverremo anche con procedimenti disciplinari».
A parlare così, questa mattina, è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, a margine di un convegno organizzato a Palermo, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni della figlia del giudice Borsellino, Fiammetta, a proposito della necessità di fare chiarezza su eventuali responsabilità di magistrati nel depistaggio delle indagini sull’attentato del 1992.
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