Via Crociferi, isola pedonale che «non è mai esistita» Gli esercenti: «Nessuno ha affrontato il problema»

«L’isola pedonale qui non l’abbiamo mai vista, in circa dieci anni d’attività la situazione è sempre stata la stessa». Cioè quella che vede il capolavoro del barocco catanese scempiato dal parcheggio selvaggio e dal transito indiscriminato di automobili a tutte le ore del giorno. Ma il vero dato è che, per chi quotidianamente si trova a vivere via Crociferi, dal 2002 gioiello inserito nella World heritage list dell’Unesco, «l’anarchia» nella gestione della viabilità e del decoro urbano della zona non è una novità. Un quadro spiazzante, soprattutto per le centinaia di visitatori che la affollano più per le indicazioni delle guide turistiche che per l’effettiva promozione del bene messa in atto dalla città di Catania. «Davvero incredibile, lasciare via Crociferi in questo stato non fa onore alla Sicilia», sentenziano due turiste francesi durante un aperitivo in uno dei locali da poco attivi sulla strada del barocco. Davanti a loro sfilano auto e scooter indisturbati, c’è chi parcheggia e chi solo transita, fino a tarda sera. Anche il camioncino di un gelataio ambulante effettua una lunga sosta venendo circondato dai alcuni giovani, proprio davanti l’ingresso della monumentale chiesa di San Benedetto, restaurata da poco. Lì accanto un furgone scarica delle merci. Ben quattro chiese nel raggio di pochi metri, conventi e architetture che hanno consegnato ai secoli l’unicità del barocco settecentesco catanese. Ma davanti all’inciviltà anche la storia si arrende, così come sembra aver fatto da tempo l’amministrazione comunale.

«Le nostre segnalazioni sono sempre state tantissime – racconta a MeridioNews Roberto Privitera dell’Herborarium museum, ubicato in una delle botteghe del convento delle suore benedettine, sotto l’arco monumentale – ma nulla è mai cambiato. Solo raramente qualche volante dei vigili urbani si è fatta vedere, forse perché si sa che passando da lì fare una multa è davvero facile, non per un reale controllo che davvero servirebbe». Emblematica, a tal proposito, la vicenda dei paletti anti-auto posti in passato proprio sotto l’arco: «Furono rimossi prima di una festa di Sant’Agata per ragioni di sicurezza, poi però non sono mai stati ripristinati», spiega Privitera. Le auto, nel frattempo, li avevano anche abbattuti. «La realtà è che il Comune non riesce a organizzarsi – aggiunge il gestore del museo, assai frequentato dai turisti – quando basterebbero dei paletti intelligenti, dei dissuasori, per garantire il transito ai residenti e risolvere anche il problema di piazza Asmundo». Molto del traffico che si riversa su via Crociferi, infatti, proviene proprio dalla piazzetta alle spalle della chiesa di San Benedetto. Anche lì la situazione non sarebbe mai stata regolamentata al meglio e, dunque, molti automobilisti neanche parrebbero porsi la questione dell’isola pedonale, dovendo obbligatoriamente passare dalla via del barocco. Privitera richiama l’esempio di un altro gioiello del barocco, Scicli: «In via Mormino Penna non si pone nessun problema, e quella strada è il cuore di quella città».

Fu l’amministrazione di Raffaele Stancanelli, nel 2012, a estendere l’area interdetta alle auto fino a villa Cerami. Anni dopo, c’è ancora un’amministrazione di centrodestra a ritrovarsi fra le mani una matassa resa inestricabile da tanta inerzia. Come primo atto su via Crociferi, il sindaco Salvo Pogliese, dopo la comparsa di alcune foto scattate durante la festa estiva di Sant’Agata di qualche giorno fa, avrebbe richiamato all’ordine i vigili urbani. Davanti a certi episodi, come la strada, gli accessi alle chiese e i marciapiedi clamorosamente invasi dalle auto di chi aveva raggiunto il centro città per le celebrazioni religiose, serve il pugno duro. «Ci siamo attivati subito – assicura l’assessore al Centro storico Ludovico Balsamo – e il comandante della polizia municipale ha avviato un presidio costante da parte dei vigili già in queste sere». Ancora troppo poco, a giudicare da quello che invece continua a verificarsi. «Valuteremo presto il da farsi – aggiunge Balsamo – servirebbero dei dissuasori mobili, non dei semplici paletti, anche perché va garantito il transito ai residenti e quello per eventuali mezzi di soccorso». «È una via estremamente bella – interviene l’assessore alla Viabilità Pippo Arcidiacono, contattato da MeridioNews – Da domattina (oggi per chi legge, ndr) ci sarà un presidio fisso dei vigili urbani per impedire questa porcheria, poi metteremo i dissuasori. Sarà mia cura risolvere il problema».

Francesco Vasta

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