Via Casella, da bene confiscato a sartoria sociale  «Persone in difficoltà ricuciranno il proprio futuro»

Una nuova vetrina in un bene confiscato alla mafia e tanti progetti per il futuro tra cui l’ingresso nell’e-commerce. È la scommessa della Sartoria sociale che oggi a Palermo ha inaugurato la nuova sede in via Casella, alla presenza, tra gli altri, di don Luigi Ciotti e Sandro Leone, responsabile area Retail Palermo centro di UniCredit. «Abbiamo iniziato in uno sgabuzzino, poi abbiamo vinto un bando e adesso siamo qua», dice Rosalba Romano, responsabile del progetto e socia della cooperativa Al Revés, che dal 2012 ha avviato un percorso che ha letteralmente insegnato a «ricucire il proprio futuro a oltre 70 tra migranti, detenuti, donne in difficoltà, grazie all’affiancamento di volontari e amanti del cucito che hanno utilizzato ago e filo per dare loro una speranza di riscatto» Come Mamat, 25enne del Gambia, da un anno a Palermo che ammette: «Fare il sarto è il mio sogno».

Tra scampoli, gomitoli, sedie e stoffe riciclate, si estende il nuovo locale: 168 metri quadri di superficie in via Casella. Al suo posto c’era Mobil Shop, attività di copertura gestita da terzi per conto di Salvatore Buscemi, al quale l’immobile è stato confiscato nel 1998. In stato di abbandono per 15 anni, il bene è poi riqualificato grazie al sostegno di sponsor come Unicredit, Fondazione Vismara, Ikea, Leroy Merlin e da tanti cittadini comuni. «Da beni esclusivi in mano ai mafiosi a beni condivisi per dare libertà e dignità alle persone – ha detto don Ciotti -. Le mafie e la corruzione non ci rendono liberi, ma uno degli strumenti per dare libertà è il lavoro e il senso dello stare oggi qui è questo Ho visto tra la folla tanti amici a cui la mafia ha ucciso i propri cari, l’essere qui passa anche dalle loro vite». 

«Un’iniziativa virtuosa sostenuta dalla carta di credito UniCreditCard Flexia Classic E che raccoglie il due per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, alimentando così un fondo che la banca destina ad iniziative di solidarietà nel territorio – ha spiegato Sandro Leone, responsabile area Retail Palermo centro di UniCredit – Dal 2011 ad oggi in Sicilia, attraverso questo prodotto bancario, Unicredit ha assegnato oltre un milione e 100mila euro a 109 onlus della Sicilia». 

«Con noi idealmente oggi ci sono le nostre dieci donne detenute – ha aggiunto Rosalba Romano – a loro va il nostro pensiero perché il carcere sia un luogo di speranza. Da qui partiranno le prossime iniziative, come la collaborazione con il gruppo Bastonquadro che viene qui a fare coperte ai ferri per i senzatetto, o il progetto ricucire il territorio con vendita di prossimità ed e-commerce». Alla sartoria anche riparazioni comuni e corsi di cucito aperti a tutti «perché il nostro spirito è la contaminazione, complicata da gestire, ma necessaria».

Antonella Lombardi

Recent Posts

Morto l’attore palermitano Maurizio Bologna, aveva 58 anni

È morto oggi l'attore, regista e autore, palermitano Maurizio Bologna, 58 anni, colpito da infarto…

9 ore ago

Catania, 22enne arrestata mentre tentava di imbarcarsi su volo con carta di identità falsa

Ha tentato di imbarcarsi su un volo diretto a Dublino con una carta di identità…

9 ore ago

Ars, Laccoto mantiene il seggio: la verifica dei voti vanifica il ricorso di Luigi Genovese

Il deputato regionale Giuseppe Laccoto ottiene la riconferma virtuale del seggio. Lo rende noto lo…

9 ore ago

Il garante dei detenuti: «Condizioni inumane, la nona sezione dell’Ucciardone va chiusa»

«Questa nona sezione di Palermo va chiusa. Le condizioni sono inumare. È un reparto dove vi sono…

9 ore ago

Catania, scoperto deposito abusivo di bombole nel quartiere Picanello

Un deposito abusivo di bombole Gpl è stato scoperto a Catania dai carabinieri e dai vigili del…

9 ore ago

Messina, 52enne nascondeva un fucule d’assalto in casa

I carabinieri della compagnia di Messina Sud hanno arrestato un 52enne, con precedenti di polizia,accusato…

11 ore ago