Tre aree verdi in poco più di cento metri. Erba alta fino al ginocchio, una bambinopoli nascosta tra la vegetazione, resti di palme che furono, una rotonda e uno spartitraffico con cemento a vista. Così si presentava la parte alta di via Caronda, appena prima dello sbocco alla circonvallazione, a Catania. Almeno fino a ieri. Quando un gruppo di ragazzi del forum Skyscrapercity insieme ai due amministratori della pagina Facebook Catania hanno riportato il verde. Pulendo, piantando cycas, aloe, melograni e altre varietà di piante e alberi ancora. Un’azione di guerrilla gardening, che segue quella del tutto spontanea già eseguita in viale Fleming a metà ottobre. Questa volta, però, il gruppo di cittadini-giardinieri ha avuto la collaborazione del Comune di Catania. Che ha messo a disposizione un mezzo per il trasporto delle piante, qualche attrezzo e ha predisposto le aree tagliando l’erba e portando la terra necessaria. «Oltre alla manutenzione, ovviamente, che prometto avverrà puntuale dice Carmencita Santagati, assessore etneo all’Ecologia e ambiente presente ai lavori Abbiamo scelto appositamente, insieme ai ragazzi, piante resistenti e che non hanno bisogno di troppa cura». Di problemi, però, ne restano almeno altri due: i rifiuti dei cittadini depositati tra il verde e il possibile saccheggio delle piante.
«Sono convinta che dalla responsabilità individuale derivi quella collettiva continua l’assessore Questi sono piccoli gesti, ma importanti. Soprattutto perché vengono dai giovani che dimostrano così la voglia di partecipazione attiva. A lamentarci, invece, siamo tutti bravi». Il Comune, troppo spesso responsabile di incuria e abbandono, adesso vuole dimostrare buona volontà. «Abbiamo già individuato altre aree verdi da rivalutare anticipa l’assessore Soprattutto con l’aiuto degli sponsor per quelle più vaste. Perché, non mi vergogno a dirlo, l’amministrazione da sola non ce la fa». Alcuni bandi sono già stati pubblicati sul sito del Comune, come quelli per l’adozione del verde della rotonda dell’aeroporto e del parco Gioeni. Altri spazi, invece, sono già stati presi in carico dai privati, come la villa Pacini.
Armati di zappe, guanti e volontà, intanto, una decina di ragazzi hanno piantato melograni, yucca, cycas, aloe, piante grasse, thuje. In aggiunta, in mattinata, anche una stella di natale, due alberelli e alcuni ciclamini donati da Dario Grasso, consigliere della municipalità Borgo-Sanzio e vivaista di famiglia. Protagonista della mattinata però è stata una pianta misteriosa. Nessuno sembra conoscerne il nome. A chiarire il mistero è Marco Morabito, agronomo del Comune: «E’ una convolvulus cneorum, pianta con fiori violacei della famiglia di quella che, in dialetto, si chiama malocchio. Una pianta infestante che cresce nelle case abbandonate, per capirci. Questa è una versione più delicata, ma comunque resistente». Guest star, poi, il carrubbo di piazza San Cristoforo. «Era stato piantato lì da un cittadino ma, nella recente pulizia della piazza, è stato rimosso spiega Andrea Tartaglia, del forum Ssc Abbiamo voluto ripiantarlo qui perché alla città è stato donato e alla città deve restare».
Tra i passanti c’è già chi chiede «una pianta in regalo» e chi urla «bravi!» dal finestrino della propria auto. C’è chi, affacciato alle finestre, si gode la scena e chi rischia di fare un incidente per girarsi a guardare mentre è alla guida. C’è anche chi promette di vigilare sulla manutenzione annunciata dall’assessore ed eventuali atti di vandalismo. Ma la più contenta è Nancy D’Arrigo. Residente nel quartiere, amante del verde con un centinaio di piante ospitate in due balconi, da tempo chiedeva a municipalità e Comune che le aree verdi di via Caronda alta venissero rinverdite. Lei stessa aveva spontaneamente piantato alcune varietà. Ieri girava tra i ragazzi, sorridendo e commentando. «Per lei è un giorno bellissimo», commenta il marito.
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